23 Aprile 2024, martedì
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Cancellieri frena sull’inserimento della custodia cautelare nel Dl carceri

Inizia in salita l’iter di conversione del decreto svuota-carceri approvato dal Consiglio dei ministri prima di Natale e da ieri all’esame della commissione Giustizia della Camera. Non a caso il Guardasigilli Annamaria Cancellieri ha voluto essere presente a Montecitorio per l’avvio della discussione e un confronto con i deputati. Confronto a tratti acceso soprattutto per le resistenze di Cinque Stelle e Lega che bollano il provvedimento come un indulto mascherato e fanno leva sull’emergenza sicurezza.

Sconti di pena nel mirino
Al termine, dopo circa due ore di discussione, il ministro deve ammettere che sul testo “ci sono posizioni differenziate”, che “il decreto sarà dibattuto”, soprattutto per la norma che permette di aumentare da 45 a 75 i giorni di sconto concessi ogni semestre per la liberazione anticipata. Una misura centrale per ottenere quei circa 3mila detenuti in meno nel giro di due anni che il testo promette. Ma anche la misura “che è piaciuta meno”, sintetizza il ministro, che assicura: “Questo non è un indulto mascherato”.

Sulla stessa linea la presidente della commissione Giustizia, Donatella Ferranti, del Pd, a favore di un provvedimento “strutturale”, che “non implica automatismi” nella liberazione dei detenuti, dal momento che ogni decisione sarà vagliata da un giudice, e non comporta “nessuno svuotamento delle carceri”.

Cancellieri, il Dl è una priorità
Cancellieri non intende vedere snaturato il testo e infatti avverte: “Difenderemo a spada tratta” i punti centrali di una legge che “consideriamo un tassello importante della nostra politica: è una priorità che questo decreto venga approvato. E la maggioranza su questo tema terrà”. Di certo però la maggioranza incontrerà diversi ostacoli.

M5S e Lega pronti a dare battaglia
“È un indulto mascherato. Una norma che libererà assassini, mafiosi ed autori di reati sessuali”, attacca Andrea Colletti, M5s, che lancia accuse anche sul braccialetto elettronico: “La Cancellieri – dice – ci riprova. Da ministro dell’Interno in 5 giorni riuscì a rinnovare la convenzione in scadenza con Telecom. E sappiamo dove lavorava il figlio. Ora, da ministro della Giustizia, intende allargare l’uso del braccialetto: uno spreco di milioni, c’è un evidente conflitto di interessi”. Sulle barricate anche la Lega: “Il Governo e il Pd di Renzi si apprestano a votare nel silenzio generale un nuovo indulto – afferma Nicola Molteni – e metteranno in libertà migliaia di delinquenti. La Lega renderà la conversione del decreto in legge una guerriglia. Faremo di tutto in Parlamento e nelle piazze per affondare un decreto scandaloso. La maggioranza si prepari, sarà il Vietnam”.

Custodia cautelare da oggi in Aula
Da oggi, intanto, sarà in Aula il Ddl che riforma la custodia cautelare: si era ipotizzato che queste norme potessero confluire nel testo di conversione del decreto carceri, ma visto l’approdo oggii in Aula, “credo che il problema non ci sia”, ha riferito Cancellieri sottintendendo l’intenzione di lasciare la parola al Parlamento.

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