26 Aprile 2024, venerdì
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Così le slot machine “ripuliscono” i soldi

L’inghippo è evidente. Le Videolottery, le super slot machine di nuova generazione, possono essere utilizzate per riciclare denaro. Lavatrici efficienti di soldi sporchi: entri con le banconote sospette, esci con quelle pulite pulite. Oppure, nei casi più organizzati, ritrovandoti somme assolutamente linde accreditate sul conto. E gli impegni del passato a realizzare sistemi blindati contro il malaffare si sono rivelati acqua fresca: non è cambiato nulla. Così contro il possibile utilizzo “criminale” delle Vlt è pronta ora una denuncia. È quella preparata dal “Comitato 98 miliardi” di Genova, che verrà presentata nei prossimi giorni alle procure della Repubblica dei capoluoghi e alla Corte dei conti del Lazio. Proprio, quest’ultima, l’articolazione della giustizia contabile che ha affrontato il caso della maxi-sanzione alle società concessionarie delle slot machine, partita con una contestazione da 98 miliardi e terminata con una manciata di spiccioli dopo la sanatoria voluta, anche questa, dal governo in carica.

Via alla denuncia, quindi. Perché il meccanismo che può facilitare il riciclaggio non è stato, fino a oggi, modificato di una virgola. In un periodo in cui le macchinette sono nel mirino per tutti i rischi connessi ad altri rischi sociali (a parire dalla ludopatia e ai disturbi connessi al gioco compulsivo), può apparire sorprendente.

Un po’ di meno se si considera con quale occhio accondiscendente la politica e i governi che si sono succeduti dal 2004, anno di debutto del “gioco legale”, hanno sempre guardato al settore dell’azzardo come sistema per rimpinguare le casse dello Stato. Questa vulnerabilità a un (potenziale) utilizzo losco delle Vlt, le apparecchiature più evolute fino ad oggi sul mercato, si scontra però in maniera eclatante con la decisione dell’esecutivo Letta, contenuta nella legge di stabilità, di dare il via a settemila nuove videolottery nelle sale del paese. Che, come spiega l’agenzia specializzata Agipro, si aggiungono, secondo i dati aggiornati dai Monopoli, a quelle già esistenti: 50 mila, distribuite in circa 500 sale.

Un nuovo tentativo di far cassa sui giochi, non con maggiori tasse però, ma di nuovo con una moltiplicazione degli apparecchi nei quali gli italiani si giocano i loro risparmi.

Ma in che modo è possibile utilizzare una videolottery per ripulire denaro sporco? Guidati da un investigatore della Finanza, abbia provato il primo passo in una Vlt di una sala del centro di Genova. Utilizzando, in questo caso, solo una banconota da dieci euro. Una volta introdotta, abbiamo premuto subito il tasto “ticket out”. È uscito un biglietto con un codice a barre: può essere utilizzato per giocare ancora, anche su un’altra macchina. Ma abbiamo deciso, a quel punto, di non voler più giocare. Siamo andati al bancone: «Se non vuole più giocare, le rendo i soldi». È evidente che la banconota con cui potremmo uscire non è più la stessa con cui siamo entrati.

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