29 Marzo 2024, venerdì
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Le mance di fine anno

Dai 200 mila euro per il museo dell’emigrazione italiana ai 4,5 milioni per diffondere la conoscenza degli eventi della prima guerra mondiale, attraverso il recupero di materiali storici e l’organizzazione di convegni. Per rafforzare l’attività di promozione di certificazione del marchio “Ospitalità italiana” dei ristoranti italiani nel mondo l’Isnart riceverà 2 milioni di euro, mentre per esercitare il diritto di prelazione per l’acquisto dell’isola di Budelli lo Stato autorizza la spesa di 3 milioni. Nel mezzo anche contributi a orchestre (300 mila euro a “I virtuosi italiani di Verona”, 1 milione ai musicisti del San Carlo di Napoli), fiere (5 milioni a quella di Verona) e onlus (300 mila euro alla scuola cani per ipovedenti di Campagnano). Importanti risorse vengono destinate alla memoria storica: 3 milioni di euro per le celebrazioni del 70° anniversario della resistenza, per il centenario della prima guerra mondiale ben 28 milioni complessivi fino al 2018. Altri 900 mila euro sono destinati al finanziamento della Fondazione memoriale della Shoah di Milano per la realizzazione del progetto “Binario 21”, così come 100 mila euro serviranno alla Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea per sviluppare ricerche storiche e attività divulgativa sulla legislazione persecutoria e sulla deportazione degli ebrei d’Italia. A passare in rassegna tutti gli stanziamenti previsti dalla legge di stabilità 2014 (147/2013)  è stato Dario Nardella, deputato renziano del Pd. Secondo il quale alcuni («e non tutti», come precisato dallo stesso parlamentare via Twitter) sono vere e proprie “mance” di fine anno.

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