Nel 2017 Banca Monte dei Paschi di Siena passerà da 2.750 a 2.200 filiali, da 31mila (dato a fine 2011) a 23mila dipendenti, con un fatturato per risorsa in crescita da 165mila a 225mila euro, un cost/income dal 66% al 50% e con il 10% di clienti digitali, contro l’attuale 1%. Il Cda occorso oggi ha approvato il business-plan 2013-2017 che punta «ad una trasformazione radicale del modo di fare banca» e anticipa «un cambiamento in atto nel settore bancario che muterà il conto economico e il modello di business» del gruppo.
Questi gli obiettivi finanziari: utile netto a circa 0,9 miliardi nel 2017, incremento del margine di interesse di 390 milioni rispetto al dato annualizzato dei primi 9 mesi del 2013, aumento delle commissioni di 767 milioni rispetto al 2012 (+8% medio annuo), taglio dei costi operativi di 713 milioni rispetto al 2012 (4,8% medio annuo) e miglioramento del costo del credito con un obiettivo al 2017 di 90 punti base. La banca inoltre annuncia di voler proseguire nella «sua politica di contenimento del rischio attraverso la riduzione del portafoglio titoli governativi in asset available for sale da 23 a 17 miliardi di euro». Tra gli interventi che il management intende portare avanti e che si ritiene che «possano avere effetti positivi già nel breve periodo» si citano «l’incremento della produttività commerciale nei segmenti Retail, Private e Corporate, con l’obiettivo di diventare la banca di riferimento delle Pmi», il «miglioramento della qualità del portafoglio credito attraverso il rafforzamento del processo di erogazione e monitoraggio del credito; l’aumento della quantità e della qualità del capitale, con un aumento di capitale fino a 3 miliardi di euro», «il rimborso totale dei nuovi strumenti finanziari entro il 2017» e «una prudente strategia di risk management e la razionalizzazione del portafoglio di attivi». Attraverso l’aumento di capitale da 3 miliardi già annunciato al mercato , il deleverage e l’incremento della raccolta commerciale la banca conta di «migliorare la struttura delle fonti di finanziamento e di rafforzare la counterbalancing capacity, con l’obiettivo di impieghi/depositi totale del 90% nel 2017».