La doppia cittadinanza non può mai essere al servizio della impunità, dice la deputata íltalo-brasiliana.
L’On. Renata Bueno ieri, martedì 19 novembre, ha ufficialmente chiesto al Ministero dell’Interno Angelino Alfano di segnalare se esiste o no un registro del supposto ingresso di Henrique Pizzolato in Italia. Nel documento indirizzato al Ministro Alfano, ha anche chiesto quale consolato ne abbia la competenza e quale sia il passaporto valido rilasciato a nome del fuorilegge.
L’ idea della parlamentare è quella di confermare la presenzadi Pizzolato in Italia e scoprire quale consolato abbia concesso il passaporto duplicato (già che il primo è stato consegnato al STF).
L’richiesta ha anche lo scopo di verificare se il passaporto che è stato consegnato alla Corte Suprema era un documento valido . Renata Bueno ha detto che la comunità italiana in Brasile rifiuta l’uso improprio della doppia cittadinanza da qualsiasi condannato , soprattutto se implicato in un grave caso di corruzione. “Dobbiamo evitare che questo diritto dato ai discendenti italiani possa essere utilizzato a favore della impunità”, ha avvertito la Bueno. Per la parlamentare la doppia cittadinanza non può essere uno strumento per raggirare la esecuzione della pena inflitta dalla Corte Suprema.
L’ex direttore di Marketing e Comunicazione della Banca del Brasile, Pizzolato è stato condannato a 12 anni e sette mesi di carcere nel processo del ‘Mensalao”. Il suo nome è da lunedi 18 u.s. nella lista dei ricercati dall’Interpol. Secondo quanto rivelato dal quotidiano “O Estado de Sao Paulo”, egli sarebbe venuto in Italia dopo aver percorso 1.600 chilometri in auto attraverso l’Argentina.
In un’ intervista al giornale “O Globo” , Renata Bueno ha dichiarato che il fuggitivo non ha potuto ritirare un nuovo passaporto italiano in Paraguay , paese per il quale sarebbe passato lasciando le sue tracce. Dal momento che l’ex direttore marketing della Banca del Brasile è brasiliano, il documento potrebbe essere rilasciato solo in Brasile e non può essere rilasciato in un terzo paese , ha detto in conclusione la deputata brasiliana.
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Ufficio Stampa
On. Renata Bueno