26 Aprile 2024, venerdì
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20 Novembre – Giornata per i diritti dell’Infanzia

bambiniLa Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si celebra il 20 novembre di ogni anno in quasi tutti i paesi del mondo, per ricordare l’approvazione da parte dell’Assemblea generale della Nazioni Unite, nel 1989, della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Si tratta dunque di un appuntamento che aiuta a far memoria attiva. E’ questa la ragione per cui, in primo luogo in molte scuole, la giornata è contrassegnata da occasioni educative, con il coinvolgimento diretto dei bambini e dei ragazzi, portatori dei diritti e corresponsabili del loro rispetto nei gruppi dei pari. Gli insegnanti e i genitori fanno bene perciò a stimolare il loro protagonismo, che li deve vedere consapevoli e capaci di intervento.
Una notizia importante in questa direzione giunge anche dal Consiglio Regionale. Hanno fatto bene infatti alcuni Consiglieri a proporre, proprio per questa occasione, la presentazione della loro proposta di legge per la re-istituzione del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. In tempi in cui i diritti e il buon futuro dei minori sono messi in pericolo, sia dalla crisi economica che dai tanti segnali di fatica del tessuto sociale, è molto importante che le istituzioni offrano strumenti e proposte. Poichè questa legge mira ad assicurare un organo di garanzia per la tutela dei più deboli, costituisce perciò un buon segnale. Segnale che va allargato, assicurando solidità e serenità alla progettualità di quelle realtà, preziose anche nella nostra regione, dove la tutela dei minori trova sostegno. Ma non basta.
Le cronache nazionali e regionali di questi mesi, con riferimento particolare all’adolescenza, hanno reso sempre più evidente la fragilità umana che pervade la società italiana. Suicidi, sfruttamento, prostituzione minorile, depressione, pedofilia, omofobia, consumo di sostanze, violenza… sono sintomi di una fatica più vasta, che riguarda in primo luogo la privazione di orizzonte che è in corso nella cultura della nostra società. Ecco perchè gli investimenti educativi, sia da parte delle istituzioni pubbliche che da parte delle famiglie e delle numerose realtà associative, vanno stimolate e coinvolte per generare fiducia e futuro. A partire in primo luogo dal rilancio della generosità – valore caratteristico della mentalità e del nostro spirito, come testimoniato in mille modi dai friulani e dai veneti – che, come bene avvertono quanti sono impegnati nelle attività educative, trova sempre più fatica a consistere nelle nuove generazioni, in primis quelle di genere maschile. Si tratta perciò a tutto campo di offrire sostegno alle persone e ai luoghi che hanno la loro ragion d’essere nell’educazione, invitandole a costruire e rinnovare alleanze educative. In primis quella fondamentale tra famiglia e scuola, troppo spesso messa in discussione da comportamenti che, dietro la mira strabica della tutela dei figli, minano alle fondamenta il patto e la responsabilità condivisa che tutti gli adulti hanno nei confronti dell’educazione dei minori.
Un passo alla volta, la risalita della china passa in ogni caso attraverso le nuove generazioni. I loro diritti sono il nostro futuro. Diamoci da fare.

Trasmesso e pubblicato

Ufficio stmpa

On. giorgio Zanin

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