Nel lungo sfogo di Totò Riina in carcere, ascoltato di nascosto nei giorni scorsi da un agente della Penitenziaria, non ci sono solo le minacce al pm Nino Di Matteo e ai magistrati del pool “trattativa”.
Il capo di Cosa nostra si vanta anche delle sue gesta criminali più eclatanti, le stragi del 1992.
E in modo sprezzante parla del giudice Giovanni Falcone: “Voleva andare a vedere la mattanza dei tonni, ma la mattanza gliel’ho fatta io”.
Questo ha detto Totò Riina a un compagno del carcere milanese di Opera. E poi è tornato a minacciare Di Matteo: “Gli faccio fare la fine del tonno, come a Falcone”.