Bocciare i più bravi per fare passare i raccomandati. La Legge Gelmini avrebbe dovuto eliminare il problema delle “spintarelle” nei concorsi locali per diventare professore, introducendo la cosiddetta abilitazione nazionale per spostare la valutazione dei candidati a livello nazionale. Ma, secondo la segnalazione di un ricercatore di organizzazione aziendale, ha soltanto peggiorato la situazione. L’aspirante idoneo, che ha rivelato la sua identità a ilfattoquotidiano.it ma preferisce restare anonimo, racconta di avere scoperto di non avere passato il concorso nel settore 13 B3-organizzazione aziendale grazie all’anticipazione dei risultati, che di per sé rappresenta una violazione del segreto professionale richiesto ai commissari. E spiega come con la nuova riforma le pressioni sulla commissione non si limitano più alle raccomandazioni per fare passare qualcuno, ma viene anche chiesto ai commissari di bocciare i candidati più bravi, che altrimenti rischierebbero di ostacolare i raccomandati nella selezione successiva a livello locale.