28 Marzo 2024, giovedì
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Berlusconi: il senato voterà sulla decadenza il 27 novembre

Il voto sulla decadenza dasenatore di Silvio Berlusconi si terrà nell’aula del senato il 27 novembre. La decisione è stata presa a maggioranza dalla conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.
Luigi Zanda, capogruppo del Pd al senato, ha spiegato che “la richiesta di convocare i capigruppo è stata fatta dal Pd per decidere la data in cui l’aula si esprimerà con un voto palese sui risultati della giunta per le elezioni sulla decadenza da senatore di Berlusconi”. Contrari M5S e Sel. “La decisione è stata presa a maggioranza perché secondo noi c’era il tempo per votare prima della legge di stabilità”, ha detto Loredana De Petris, di Sel, “e comunque il 27 novembre potrebbe non essere la data del voto visto che il Pdl ha sollevato una pregiudiziale sulla validità della decisione della gGiunta delle elezioni” legata alla vicenda dei post pubblicati da Vito Crimi durante la riunione.
Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, del Pdl, ha spiegato: “Abbiamo chiesto al presidente Grasso di valutare la validità della riunione che secondo noi anche da un punto di vista disciplinare solleva dei problemi e ci ha detto che si terrà una nuova riunione del consiglio di presidenza per discuterne anche se a suo avviso un problema di validità non ci dovrebbe essere”. Anche secondo Zanda “il problema della validità è totalmente inesistente dal punto di vista giuridico. Il voto si terrà il 27”.
Secondo Silvio Berlusconi, il capo dello Stato è ancora in tempo per concedergli la grazia di sua iniziativa. Il presidente di Forza Italia lo dice a Bruno Vespa per il libro “Sale, zucchero e caffè. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica”. “Mi dicono che per avere la grazia bisogna aver iniziato a scontare la pena. Dunque, sarebbe ancora in tempo”, ha spiegato nel colloquio con Vespa. Il giornalista scrive che non è stata presentata finora alcuna domanda da parte di Berlusconi, della sua famiglia e dei suoi avvocati. Napolitano, sempre a quanto riferito dal giornalista, ricevette riservatamente il 9 agosto Gianni Letta e Franco Coppi, difensore del Cavaliere, per un sondaggio discreto sulla possibilità della grazia.

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