26 Aprile 2024, venerdì
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Ruby-ter, in arrivo una nuova inchiesta su Berlusconi

Non finiscono mai i guai giudiziari perSilvio Berlusconi. Dopo la recente condanna per frode fiscale nel processo sui diritti tv Mediaset, entro Natale potrebbe partire il “Ruby-ter“, la terza tranche dell’indagine a suo carico nell’ambito della vicenda che coinvolge la giovane marocchina, Karima El Mahroug, meglio nota come Ruby Rubacuori.

Oltre al leader del Pdl, però, a finire questa volta nel registro degli indagati sarebbero anche alcuni testimoni sentiti nei precedenti processi, tra cui molte “olgettine”, e i suoi legali, Piero Longo e Niccolò Ghedini.

Ruby e Ruby-bis– La Procura di Milano aprirà la nuova inchiesta dopo il deposito delle motivazioni delle sentenze “Ruby” e “Ruby-bis”. Mentre nel primo processo l’ex premier era stato condannato a sette anni di reclusione per prostituzione minorile e concussione per costrizione, nel secondo processo, il cosiddetto “Ruby-bis”, Lele Mora ed Emilio Fede sono stati condannati a sette anni di reclusione e Nicole Minetti a cinque, per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile.

Le iscrizioni saranno un “atto dovuto“, dal momento che in sede di lettura del dispositivo i collegi della quarta e della quinta sezione penale avevano già deciso la trasmissione degli atti ai pm in relazione a diverse false testimonianze.

Gli indagati– Sarebbero state le “olgettine” a rilasciare false testimonianze riguardo a quanto avveniva nelle serate di Arcore e sui proventi percepiti, 2500 euro al mese provenienti dai conti del Cavaliere. Nella nuova inchiesta, inoltre, dovrebbe rientrare, tra gli altri, il cantautore napoletano Mariano Apicella, animatore delle “cene eleganti”, e anche la funzionaria di polizia Giorgia Iafrate, in riferimento alla famosa telefonata del 27 e del 28 maggio, durante la quale Berlusconi fece pressione per evitare che Ruby finisse in comunità.

 

Le motivazioni del processo Ruby arriveranno entro il 22 novembre, mentre quelle del Ruby-bis entro il 3 dicembre. Per il leader del Pdl potrebbe scattare il sequestro dei conti correnti dai quali partivano e partono i pagamenti alle ragazze.

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