Le definizioni di produttori di 3° e 4° gruppo dettate dal contratto collettivo del 25 maggio 1939 devono essere tenute ferme, ai fini dell’obbligo assicurativo di cui all’articolo 44 del D.L. 269/2003. In particolare, ai fini previdenziali ciò che rileva è unicamente lo svolgimento dell’attività, restando irrilevanti i profili dell’instaurazione del rapporto con l’impresa assicurativa anziché con l’agente o sub agente. In merito poi allo svolgimento dell’attività con le caratteristiche dell’abitualità e della prevalenza, l’Istituto (INPS, circ. 12/2004; INPS, circ. 78/2010), ha fornito indicazioni utili all’individuazione degli elementi che determinano l’iscrizione alla gestione commercianti; detti requisiti vanno accertati caso per caso. Un elemento per la qualificazione del produttore occasionale è indubbiamente quello dell’assenza della lettera di autorizzazione (INPS, msg. 016291/2013). Diversamente, l’espressione testuale del contratto “produttori di agenzie di assicurazioni” di cui al contratto collettivo del 1939, è da intendersi in senso lato, in quanto riferita a tutti coloro che, comunque denominati, prestano attività di intermediazione nella stipula di contratti di assicurazione per conto di una agenzia di assicurazioni o di una impresa di assicurazione. Infatti la diversa struttura organizzativa della compagnia di assicurazioni non assume valore ai fini dell’obbligo assicurativo, rilevando a tal fine esclusivamente l’attività lavorativa di natura autonoma prestata dal singolo in favore della società madre. Inoltre, ai fini previdenziali, non rileva la presenza o meno della c.d. piazza entro cui i produttori svolgono la loro attività ed i limiti, relativi al potere di concludere o meno i contratti di assicurazione, eventualmente previsti nella lettera di autorizzazione. Un ulteriore elemento fornito dal contratto del ‘39 è quello ravvisabile nell’art. 7 che, nel riconoscere per i produttori occasionali l’impossibilità di provvedere ad una qualsiasi regolamentazione, prevede che agli stessi saranno corrisposte provvigioni comunque inferiori a quelle dei produttori liberi.