Il quadro economico per il settore del libro resta molto negativo (nel 2012 le vendite dei canali trade sono calate del 7,8% e le cose continuano ad andar male anche nel 2013: nel primi 8 mesi si registra un peggioramento ulteriore del 5,4), ma dal Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2013 dell’Aie, presentato oggi alla Buchmesse di Francoforte, qualche segnale positivo arriva e riguarda in primo luogo l’incremento della lettura nel nostro paese. Tra gli italiani con più di 6 anni legge il 46% della popolazione, dato lievemente migliore rispetto all’anno passato, seppur ancora molto basso e al di sotto dei parametri europei.
Cifre ancora limitate, ma in forte crescita, a cui si aggiunge il fatto che nel caso di alcuni titoli di fiction si arriva fino al 5%. Percentuale a cui l’Associazione degli editori ritiene possa arrivare nel 2013 l’intero settore. Anche perché si registra contestualmente anche una forte crescita (+45%) della lettura degli ebook rispetto al 2011, dato che diventa un +136% se si considerano i risultati del 2010. «Chiediamo una politica per il futuro che passi per una vera promozione del libro e della lettura», ha detto il presidente dell’Aie Marco Polillo, «un’Iva parificata tra ebook e libri di carta, il riconoscimento della centralità dei contenuti all’interno dell’agenda digitale, un aggiornamento serio, non improvvisato, delle normative sul diritto d’autore».