Viale Mazzini ancora nel mirino di Renato Brunetta che, in tre distinte interrogazioni al presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico, chiede di conoscere i compensi di Roberto Benigni, per il suo prossimo programma, di Luciana Littizzetto, per ‘Che tempo che fa’, e i curricula dei dipedenti Rai, con relativi compensi. Nella prima interrogazione, il capogruppo Pdl alla Camera chiede ” se il presidente e il direttore generale della Rai, Tarantola e Gubitosi, non ritengano opportuno rendere noti tutti i costi del prossimo show di Roberto Benigni dedicato ai ‘Dieci Comandamenti’, in particolare il compenso che verra’ percepito dal comico toscano”, perche’ “da indiscrezioni di stampa si parla di un importo che non sarebbe inferiore ai 4 milioni di euro”. Nella seconda, Brunetta chiede “se il presidente e il direttore generale della Rai non ritengano opportuno rendere nota la tipologia di contratto in esclusiva che lega Luciana Littizzetto alla Rai, nonche’ l’ammontare del compenso percepito dall’attrice torinese per la presenza all’interno del programma ‘Che tempo che fa’, anche alla luce dell’ulteriore compenso che ricevera’ per la propria partecipazione al prossimo festival della canzone italiana” . Nell’interrogazione viene evidenziato come “per la trasmissione ‘Che tempo che fa’, Luciana Littizzetto percepirebbe un cachet che ammonta a 20mila euro per ogni puntata, che prevede circa 10 minuti di monologo”, e che “la comica torinese ha tra l’altro partecipato all’ultima edizione del Festival di Sanremo, condotta sempre da Fabio Fazio, suscitando diverse polemiche per l’ammontare dei compensi percepiti (600mila euro per Fazio e circa 350mila euro per la Littizzetto), pubblicati da diversi organi di stampa”.
Nella terza interrogazione, l’esponente Pdl chiede “se il presidente e il direttore generale della Rai non ritengano opportuno rendere noti, attraverso la pubblicazione sul sito internet della Rai, tutti i curricula del personale di recente nomina e, piu’ in generale, di tutto il personale Rai, con i corrispondenti compensi, anche alla luce delle prossime disposizioni del Contratto di Servizio 2013-2015, in linea con la vigente normativa in materia di trasparenza”. Brunetta ricorda come “la legge 18 giugno 2009, n. 69, recante ‘Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione e la competitivita’, nonche’ in materia di processo civile’, stabilisce, all’articolo 21, comma 1, che tutte le pubbliche amministrazioni debbano rendere note, attraverso i propri siti internet, alcune informazioni relative ai dirigenti, come il curriculum vitae, la retribuzione, i recapiti istituzionali”.