Archiviata la prima rata Imu. Durante la giornata di ieri, infatti, sono stati ritirati tutti gli emendamenti al dl 102 aventi ad oggetto una possibile riformulazione del pagamento della rata di giugno. A scatenare la reazione a catena, il ritiro dell’emendamento Pd che prevedeva la reintroduzione del pagamento anche della prima rata per tutte le abitazioni con rendita catastale pari e superiore a 750 euro.
Nonostante l’adesione quasi unanime di tutti gli schieramenti politici all’appello di Boccia e Capezzone, resta sul tavolo la proposta di Scelta civica, in base alla quale raddoppiando le detrazioni già previste, il 70% dei proprietari sarebbe comunque esentato dal pagamento dell’imposta, mentre il restante 30% la pagherebbe con l’applicazione di un ampio sconto. «Terremo sul tavolo la nostra proposta fino a che il governo non ci assicurerà che i 2,5 mld necessari per coprire anche la seconda rata Imu non deriveranno da altri aumenti di imposte già esistenti», ha spiegato a ItaliaOggi il vicepresidente della Commissione finanze Enrico Zanetti (Sc), «il governo, per ora, ha solo garantito che le coperture verranno trovate, senza spiegare né come né perché».