19 Aprile 2024, venerdì
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Baretta: deficit al 3,1%, correzione necessaria

Le indiscrezioni sull’aggiornamento al Def che approderà domani in consiglio dei ministri, e che prevederebbe un rapporto tra deficit e Pil al 3,1%, “non sono irrealistiche; siamo attorno a questi risultati, bisogna che sia chiaro che consolideremo questi vincoli anche se richiederanno un piccolo aggiustamento”.Il sottosegretario del ministero dell’’Economia, Pierpaolo Baretta, conferma  a “L’economia prima di tutto” su Radio1 Rai, che il governo farà qualche aggiustamento ai conti pubblici: “I conti finali li faremo oggi, se i numeri confermeranno questo elemento non c’è dubbio che, anche se non servirà una vera manovra correttiva, avremo bisogno di aggiustamenti, e questi aggiustamenti implicano delle risorse finanziarie”, conferma Baretta.  Il numero tre del dicastero di Via XX settembre si è poi soffermato sul rischio di dimissioni del ministro dell’economia, Fabrizio SAaccomanni, nel caso in cui lo scostamento dallobiettivo del 3% di rapporto tra deficit e pil fosse sensibile: “Non credo che il tema siano le eventuali minacce di dimissioni del ministro Saccomanni, che peraltro è ingiustamente sottoposto ad attacchi quotidiani francamente insostenibili, la questione è se l’Italia e il suo governo decidono che da un lato stanno dentro i vincoli e dall’altro fanno scelte di politica di sviluppo”. Baretta ha anche prospettato lo slittamento di un anno del pareggio di bilancio strutturale, ma ha aggiunto che l’obiettivo importante “è il tetto del 3%  e confermo che lo rispetteremo”. Il sottosegretario ha poi aggiunto che c’è ancora il 50% di probabilità di scongiurare l’aumento dell’Iva, “ma soltanto se si considera l’intero pacchetto di urgenze: la seconda rata dell’Imu, un ulteriore intervento sugli ammortizzatori sociali, il rifinanziamento delle missioni all’estero. Bisogna trovare più o meno 5 miliardi di euro”.   Baretta non esclude che le risorse per scongiurare l’incremento dell’Iva vengano trovate modificando le soluzioni sull’Imu: “qui si tratta di trovare le risorse per coprire l’Iva e la seconda rata dell’Imu e quindi tutto è a disposizione di una maggioranza e di un governo che vogliano trovare la soluzione

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