La Liguria torna a fare i conti con l’ennesima ondata di maltempo violento, una giornata segnata da piogge torrenziali, fenomeni improvvisi e un susseguirsi di interventi che hanno impegnato vigili del fuoco, Protezione civile e amministrazioni locali su più fronti. Genova resta, ancora una volta, l’epicentro delle criticità: un albero piombato sulla sede della funicolare Sant’Anna ha interrotto la linea nel pieno dell’allerta arancione, mentre sul ponente una tromba d’aria avvistata al largo di Voltri ha fatto temere il peggio. Le conseguenze non si sono limitate alla costa: frane, smottamenti, strade chiuse e allagamenti hanno costretto a un’intensa attività di presidio anche nell’entroterra.
La caduta dell’albero che ha paralizzato la funicolare Sant’Anna è avvenuta nel tratto compreso tra via Bertani e via Bottaro, dove il tronco ha sfiorato i binari e costretto la vettura al blocco immediato. A bordo c’erano passeggeri che sono rimasti intrappolati fino all’arrivo dei vigili del fuoco, intervenuti per evacuarli in condizioni di piena sicurezza. Le operazioni sono state lunghe e delicate, rese più complesse dalla necessità di mettere in sicurezza l’intera area prima di procedere alla rimozione. Nessun ferito, ma una linea di collegamento fondamentale tra piazza Portello e il quartiere di Castelletto è rimasta fuori servizio in attesa dei lavori di ripristino.
Nelle stesse ore, il ponente genovese ha assistito alla formazione di una tromba d’aria avvistata nella zona di Voltri. Il fenomeno, nato in mare aperto, si è avvicinato alla costa per poi dissolversi senza causare danni significativi. Un episodio che, tuttavia, conferma la forte instabilità atmosferica che ha attraversato la regione, con rovesci repenti e localizzati capaci di mettere a dura prova un territorio che da ore non trova tregua.
Il bilancio degli interventi è pesante. Le precipitazioni, particolarmente insistenti nella seconda parte della giornata, hanno provocato frane e smottamenti in diverse aree della Liguria. L’Aurelia è stata chiusa temporaneamente ad Arenzano, nei pressi della galleria Pizzo, per motivi precauzionali legati al rischio di cedimenti. A Ceranesi due strade comunali sono rimaste interrotte a causa di frane, mentre a Cogorno una caduta di alberi ha compromesso il transito sulla provinciale 34. Nel territorio comunale di Genova, la sala emergenze ha gestito oltre un centinaio di segnalazioni per allagamenti, cedimenti e alberi crollati, risolvendone la maggior parte nelle ore successive.
Di fronte a una situazione in continuo mutamento, il Comune di Genova ha attivato il Centro operativo comunale, con un coordinamento costante tra sindaca, assessore alla Protezione civile e le varie strutture operative. Protezione civile, Polizia locale, Aster e Amiu sono stati mobilitati per ripristinare la viabilità, liberare le strade dai detriti e monitorare i punti più critici. Il lavoro proseguirà senza interruzioni, complice il prolungamento dell’allerta arancione disposto dall’Agenzia regionale per l’ambiente, che invita la popolazione a limitare gli spostamenti e a seguire gli aggiornamenti diffusi dagli enti ufficiali.
La sindaca Silvia Salis, al termine del vertice del Coc, ha annunciato le misure precauzionali previste per il giorno successivo. Scuole aperte ma parchi, giardini e cimiteri chiusi, mentre il mercato sul lungomare di Pegli sarà sospeso. Salis ha sottolineato che il territorio è saturo dopo ore di piogge insistenti, una condizione che rende rischiosi anche fenomeni meno intensi. Ha inoltre ribadito la necessità di evitare spostamenti non indispensabili e ha fatto sapere che il monitoraggio dei corsi d’acqua, con particolare attenzione al rio Fegino, proseguirà senza sosta.
Dalla sala operativa regionale, il governatore Marco Bucci ha richiamato tutti alla prudenza, ricordando che le condizioni meteo possono peggiorare rapidamente e che è preferibile rinunciare alle attività all’aperto nelle fasi più critiche. L’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha aggiunto un dato emblematico dell’intensità del fenomeno: in diverse zone della Liguria, nell’arco di 24 ore, sono caduti oltre 100 millimetri di pioggia, con punte prossime ai 200. Un territorio già impregnato d’acqua, ha spiegato, risponde in modo immediato anche a precipitazioni modeste, generando smottamenti e problemi alla viabilità. Nelle prossime ore, ha avvertito l’assessore, il rischio frane resterà concreto soprattutto nei versanti collinari e montani dell’entroterra.
L’immagine della Liguria al termine della giornata è quella di una regione che affronta con tenacia un’ondata di maltempo intensa e imprevedibile. Una rete di interventi che non si ferma, un coordinamento continuo tra istituzioni e forze operative, e un territorio che ancora una volta dimostra quanto fragile possa essere di fronte a precipitazioni estreme sempre più frequenti. La conta dei danni proseguirà, così come il monitoraggio, in attesa che il cielo conceda finalmente una tregua.
