Nel settimo turno di Serie A, il Bologna risponde presente. Dopo un avvio di stagione altalenante, la squadra di Vincenzo Italiano torna alla vittoria con un successo autorevole e maturo sul campo del Cagliari. Due a zero il punteggio finale, frutto di una prestazione ordinata, cinica e ben interpretata nelle fasi chiave.
Altra storia a Marassi, dove Genoa e Parma si dividono la posta in uno 0-0 tutt’altro che privo di emozioni: l’espulsione di Ndiaye a inizio ripresa, la lunga superiorità numerica dei rossoblù e soprattutto il rigore parato da Suzuki in pieno recupero al 97’, che salva gli emiliani quando tutto sembrava perduto.
Cagliari-Bologna 0-2: Holm sblocca, Orsolini la chiude
Era una trasferta da non sbagliare per il Bologna, ed è diventata invece una tappa che può segnare una svolta. I rossoblù emiliani sbancano la Unipol Domus di Cagliari con un 2-0 netto, maturato con intelligenza e qualità, senza mai perdere il controllo dell’incontro.
La partita si accende attorno alla mezzora, dopo una fase iniziale di studio in cui il Bologna tiene palla e il Cagliari prova a ripartire. I padroni di casa si affidano alle incursioni profonde di Felici, che in un’occasione riesce anche a superare Ravaglia, ma la bandierina si alza a segnalare un fuorigioco millimetrico. È il preludio al vantaggio ospite: su calcio d’angolo battuto da Bernardeschi, Odgaard svetta e fa la torre sul secondo palo, dove Holm è il più lesto di tutti a deviare in rete da pochi passi. Uno a zero al 31’, Bologna avanti con pieno merito.
Il Cagliari reagisce con generosità, ma fatica a trovare sbocchi concreti. Pisacane si gioca le carte Borrelli e Luvumbo per aumentare il peso offensivo, ma i rossoblù isolani non riescono mai ad arrivare a una vera occasione nitida. Troppo attento il Bologna, troppo compatto il suo centrocampo, dove Freuler e Aebischer dettano i tempi con efficacia.
Nel finale, la mossa vincente arriva ancora dalla panchina. Italiano inserisce Dominguez e Orsolini per gestire il vantaggio e provare a colpire in ripartenza. Ed è proprio da un pallone recuperato da Dominguez che nasce il colpo del ko: Orsolini riceve, si accentra sul mancino e lascia partire un missile da fuori area che si infila all’incrocio. È l’ottantesimo, ed è il gol che chiude definitivamente i giochi.
Con questi tre punti, il Bologna sale a quota 13, agganciando momentaneamente la zona europea. Una vittoria che dà fiducia, non solo per il risultato, ma per la qualità della gestione, la compattezza e la brillantezza dei singoli. Cagliari invece resta fermo a 8, con la sensazione di non aver mai davvero impensierito gli avversari.
Genoa-Parma 0-0: un pari che vale oro per i ducali, Suzuki eroe al fotofinish
Se il punteggio può trarre in inganno, il pareggio tra Genoa e Parma è stato tutto fuorché una gara anonima. La squadra di Gilardino, reduce da una partenza tra luci e ombre, avrebbe meritato qualcosa di più per quanto prodotto, soprattutto dopo essere rimasta in superiorità numerica per oltre un tempo. Ma la resistenza del Parma è stata eroica, e nel finale si è trasformata in apoteosi grazie alla prodezza del suo portiere.
L’episodio chiave arriva al 49’: Ndiaye entra in maniera scomposta a centrocampo e rimedia il secondo giallo, lasciando il Parma in dieci. Da lì in avanti è un monologo rossoblù: il Genoa alza il ritmo, crea, spinge, sfiora il vantaggio in più di un’occasione. Malinovskyi colpisce una traversa su punizione, Gudmundsson cerca l’invenzione, Ekuban mette pressione, ma il muro difensivo emiliano regge.
Il Parma, già apparso stanco nel primo tempo, si chiude a protezione dell’area e cerca solo di sopravvivere. La strategia, per quanto difensiva, si rivela efficace. E nel finale, quando tutto sembra compromesso, arriva il momento che vale una partita.
Minuto 97: l’arbitro assegna un rigore al Genoa per un tocco di mano ingenuo in area. Sul dischetto si presenta Cornet, ma Suzuki, portiere giapponese al debutto da titolare in Serie A, intuisce l’angolo e respinge. Un intervento decisivo, che vale un punto pesantissimo per la squadra di Pecchia.
Per il Parma si tratta di un pareggio che va oltre il semplice risultato: è un’iniezione di fiducia, un messaggio chiaro sulle qualità morali e caratteriali del gruppo. Il Genoa, invece, deve masticare amaro per le occasioni sprecate, ma può almeno consolarsi con una prestazione convincente, anche se priva del guizzo risolutore.
Considerazioni finali
In un turno che ha visto già alcune sorprese, come la sconfitta della Juventus a Como, il Bologna dimostra di poter recitare un ruolo importante nella corsa all’Europa. La squadra di Italiano, ancora in rodaggio dal punto di vista del gioco, ha però mostrato compattezza, idee e profondità di rosa. La vittoria in Sardegna è un segnale forte e chiaro.
Il Genoa, nonostante il mezzo passo falso interno, conferma la solidità del proprio impianto di gioco. Manca forse un finalizzatore puro, un giocatore capace di concretizzare l’enorme mole di gioco prodotta. Il Parma, pur con tanti limiti tecnici e qualche ingenuità, strappa un punto che ha il sapore della vittoria, e scopre in Suzuki un potenziale protagonista della stagione.
Il campionato è ancora lungo, ma il settimo turno ha già tracciato alcune prime linee. Il Bologna è vivo. Il Genoa è solido. Il Parma non molla mai. E, come sempre, in Serie A ogni domenica è una storia a sé.
