1 Dicembre 2025, lunedì
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Maxi blitz antidroga a Palermo e Bagheria: smantellata organizzazione criminale, dieci arresti

L’indagine, coordinata dalla DDA e condotta dai Carabinieri, ha disarticolato un’articolata rete di spaccio con base a Bagheria. Intercettazioni, arresti in flagranza, sequestri e riunioni operative: così il gruppo controllava le piazze della droga e incassava fino a 1.000 euro al giorno.

PALERMO — All’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, in collaborazione con il 12° Reggimento “Sicilia”, le unità cinofile antidroga di Palermo Villagrazia e il supporto aereo del 9° Nucleo Elicotteri, hanno eseguito una vasta operazione antidroga tra Palermo, Bagheria e Termini Imerese.

Il blitz, scattato su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo siciliano, ha portato all’esecuzione di dieci misure cautelari — due delle quali a carico di soggetti già detenuti — emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo. I destinatari del provvedimento sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio aggravato.

Ulteriori otto persone sono indagate in stato di libertà, quattro delle quali sono state perquisite questa mattina.

Un’indagine lunga nove mesi: così è stato ricostruito l’organigramma del gruppo

L’operazione è l’esito di una complessa attività investigativa condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bagheria tra ottobre 2022 e giugno 2023, durante la quale i militari hanno ricostruito, tassello dopo tassello, le dinamiche e i ruoli di un sodalizio criminale radicato a Bagheria, ma con proiezioni su più territori della provincia palermitana.

Grazie a un’articolata attività tecnica, che ha incluso intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti e acquisizione di elementi probatori diretti, gli inquirenti hanno potuto documentare l’operatività di un gruppo ben organizzato, con una chiara struttura gerarchica, capace di generare introiti giornalieri stimati in almeno 1.000 euro al giorno, principalmente attraverso la vendita al dettaglio di crack.

Il “capo”: un trentenne con precedenti per spaccio

Al vertice dell’organizzazione, secondo quanto emerso dalle indagini, vi era un trentenne bagherese con precedenti specifici. Era lui a mantenere i contatti con i fornitori della droga, a stabilire le “paghe settimanali” per gli spacciatori al dettaglio, ad arruolare i corrieri e ad esercitare il controllo territoriale. Non mancavano, come emerso in alcune intercettazioni, atteggiamenti intimidatori e vere e proprie azioni di esclusione nei confronti di spacciatori “non autorizzati” che tentavano di inserirsi nella rete distributiva locale.

L’uomo impartiva istruzioni operative dettagliate, come emerso nel corso di vere e proprie riunioni organizzative captate dalle forze dell’ordine. In tali occasioni venivano suddivise le zone di spaccio, concordate le modalità di cessione, definiti i prezzi e decisi i tipi di sostanza da distribuire.

Crack al dettaglio e cessioni costanti: i numeri dell’attività illecita

Uno degli elementi più rilevanti dell’inchiesta è l’accurata documentazione delle cessioni di crack. I Carabinieri sono riusciti a tracciare con precisione le quantità di sostanza spacciata e gli incassi giornalieri dell’organizzazione. Le stime parlano di un giro d’affari di circa 1.000 euro al giorno, frutto di una capillare attività di vendita al dettaglio nei quartieri popolari e in aree periferiche del palermitano.

Arresti in flagranza, sequestri e beni di lusso

Durante la notifica dell’ordinanza a uno degli indagati, i Carabinieri lo hanno sorpreso in flagranza di reato, trovandolo in possesso di 22 grammi di crack già suddivisi per la vendita e di 2.236 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio. Contestualmente, è stato disposto il sequestro preventivo di un’autovettura e di un orologio di lusso, riconducibili allo stesso soggetto.

Già nel corso delle indagini preliminari, un altro componente del gruppo, un giovane bagherese, era stato arrestato in flagranza mentre era in possesso di 45 grammi di crack, suddivisi in ben 164 dosi pronte per la vendita.

La spartizione delle piazze di spaccio: un patto criminale

Tra gli elementi più significativi raccolti nel corso dell’inchiesta vi è l’emersione di un sistema di spartizione delle piazze di spaccio, concordato tra i membri del gruppo. Gli accordi — documentati dalle intercettazioni — prevedevano non solo una suddivisione territoriale, ma anche per tipologia di sostanza stupefacente, al fine di evitare sovrapposizioni e tensioni all’interno del sodalizio e con altri gruppi criminali attivi sul territorio.

Un’azione di contrasto capillare e continua

L’operazione condotta oggi è parte di una più ampia e costante strategia di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti che i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo portano avanti su tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione alle aree urbane più disagiate.

Attraverso il presidio costante del territorio, il monitoraggio delle dinamiche criminali locali e un’intensa attività info-investigativa, l’Arma continua a colpire le reti che alimentano il mercato illegale della droga, spesso legato a fenomeni più ampi di criminalità organizzata.

Fase cautelare e presunzione di innocenza

È importante ricordare che le indagini si trovano ancora nella fase preliminare. Le accuse mosse agli indagati saranno oggetto di verifica nel corso del processo e, come previsto dalla legge, tutti i soggetti coinvolti devono considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva irrevocabile.

Un colpo al cuore del narcotraffico locale

L’operazione di oggi rappresenta un colpo significativo al narcotraffico nel comprensorio di Bagheria e Palermo, e conferma la centralità del lavoro investigativo congiunto tra forze dell’ordine e magistratura nella prevenzione e repressione dei reati legati agli stupefacenti.

Un’azione incisiva, costruita su mesi di osservazioni e lavoro sul campo, che ha permesso di ricostruire nel dettaglio la struttura e le dinamiche di un’organizzazione criminale che lucrava sulle fragilità sociali, alimentando degrado e dipendenza nelle periferie siciliane.

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