28 Agosto 2025, giovedì
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Vaccini, Furfaro attacca Lollobrigida: “Così si mette a rischio la salute degli italiani”

Duro intervento del responsabile Welfare del Pd contro il ministro dell’Agricoltura, che in un’intervista al Foglio ha difeso la presenza di medici No Vax nel NITAG. “Per qualche voto in più, si legittimano posizioni antiscientifiche pericolose”

La polemica sulle nomine all’interno del NITAG, il gruppo tecnico consultivo nazionale sui vaccini, si accende e diventa scontro politico aperto. A infiammare il dibattito è l’intervento del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che in un’intervista al Foglio ha difeso la legittimità di “tesi diverse” da quelle della scienza ufficiale, sostenendo che “la storia insegna che non sempre il pensiero scientifico dominante è quello giusto”.

Parole che hanno suscitato una reazione immediata e durissima da parte di Marco Furfaro, deputato e responsabile Welfare nella segreteria nazionale del Partito Democratico, che ha accusato il ministro di “barattare la vita delle persone per qualche voto No Vax”.

“Le tesi ‘diverse’ – scrive Furfaro in un post pubblicato su Facebook – non possono essere messe sullo stesso piano di quelle fondate su decenni di ricerca e consenso scientifico. Per difendere la nomina di medici No Vax in un organismo tecnico nazionale sui vaccini, Lollobrigida tira fuori l’ennesima sciocchezza antiscientifica. Ma oggi non fa ridere. Perché oggi, per strizzare l’occhio a una manciata di fanatici, si colpisce la salute degli italiani”.

Furfaro ripercorre anche alcune delle uscite più controverse del ministro Lollobrigida: da quella in cui affermava che “il vino fa bene perché Cristo lo ha moltiplicato”, fino al tentativo di minimizzare il consumo di alcol sostenendo che “anche l’acqua uccide”. Frasi che, secondo l’esponente dem, contribuiscono a creare un clima di confusione e sfiducia nei confronti della scienza, proprio mentre il Paese avrebbe bisogno di messaggi chiari e fondati su evidenze.

“Chi legittima i No Vax – prosegue Furfaro – attacca la comunità scientifica. Chi mette in discussione l’efficacia dei vaccini, mette in pericolo la vita di tutti. E lo fa, consapevolmente, per quattro miserabili voti in più”.

Al centro della polemica ci sono le recenti nomine di alcuni medici apertamente contrari all’obbligo vaccinale e critici verso l’efficacia dei vaccini anti-Covid all’interno del NITAG, l’organismo che dovrebbe offrire supporto tecnico e scientifico alle decisioni ministeriali in materia di vaccinazioni. Una scelta che ha sollevato perplessità non solo tra gli scienziati, ma anche all’interno della stessa maggioranza, con voci più moderate che temono un danno d’immagine e un cortocircuito nella comunicazione istituzionale sulla salute pubblica.

Le dichiarazioni del ministro Lollobrigida, che guida il dicastero dell’Agricoltura ma si è espresso apertamente su un tema di stretta competenza sanitaria, sembrano confermare l’intenzione di una parte del governo di aprire spazi di legittimazione a posizioni eterodosse anche in ambito scientifico, in nome del pluralismo. Un approccio che, secondo Furfaro e molti osservatori, rischia però di indebolire la credibilità delle istituzioni e alimentare una pericolosa deriva populista in un campo, come quello della sanità, dove le opinioni personali non possono sostituirsi ai dati e alle evidenze.

In un contesto segnato dalla disinformazione scientifica e da un progressivo calo della fiducia nei confronti delle autorità sanitarie, il tema dei vaccini resta altamente sensibile. E non solo per i riflessi sulla salute pubblica, ma anche per la tenuta democratica del rapporto tra cittadini e scienza.

Il Partito Democratico, attraverso la voce di Furfaro, denuncia quella che considera una deriva antiscientifica alimentata da calcoli elettorali. Un’accusa pesante, rivolta non a un singolo tecnico ma a un esponente di punta del governo, con un curriculum di dichiarazioni già spesso al centro della controversia politica.

Nel frattempo, il mondo scientifico osserva con crescente preoccupazione. Perché, al di là delle polemiche di partito, la credibilità di organismi tecnici come il NITAG è essenziale per garantire l’efficacia delle campagne vaccinali e la coerenza delle politiche sanitarie. In gioco, ricordano gli esperti, non c’è una semplice disputa ideologica, ma la fiducia di milioni di cittadini. E, con essa, la salute collettiva.

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