16 Maggio 2025, venerdì
HomeItaliaCronacaConclave 2025, si apre la porta della storia: oggi la prima fumata...

Conclave 2025, si apre la porta della storia: oggi la prima fumata per il 267° Papa

Alle 16:30 le porte della Cappella Sistina si chiudono con il tradizionale "extra omnes": inizia la scelta del successore di Pietro. Parolin tra i favoriti. Il cardinale Re: "Il mondo attende molto dalla Chiesa".

La Chiesa entra in Conclave, il mondo resta in attesa. Alle 16:30 di oggi, con la solenne formula “extra omnes” – “fuori tutti” – si chiuderanno le porte della Cappella Sistina, segnando l’inizio ufficiale del Conclave 2025. I 133 cardinali elettori si ritireranno sotto gli affreschi di Michelangelo per eleggere il 267esimo successore di San Pietro. Alle 19 è attesa la prima fumata, bianca o nera: il mondo guarderà al comignolo più celebre del Vaticano, in cerca di un segnale.

Mai la soglia per l’elezione di un Pontefice era stata così alta: servono almeno 89 voti per raggiungere il quorum dei due terzi. Il nome più citato nei corridoi pre-conclave è quello del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, attorno al quale si vocifera possa già essersi formato un primo nucleo compatto di circa cinquanta sostenitori. Ma come ogni Conclave insegna, la storia resta aperta fino all’ultima scheda.

Nel frattempo, stamane nella Basilica di San Pietro si è tenuta la tradizionale messa Pro eligendo Romano Pontifice, celebrata dal decano del Collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re. Un’omelia densa, che ha toccato i nodi cruciali del tempo presente: “Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa, per la salvaguardia dei valori fondamentali, umani e spirituali”. Parole che delineano la responsabilità epocale di questa elezione: la scelta di una guida capace di leggere il nostro tempo, tra crisi globali, ferite sociali e interrogativi etici che scuotono le coscienze.

Durante lo scambio della pace, non è passato inosservato il gesto simbolico del cardinale Re, che ha rivolto al cardinale Parolin “gli auguri doppi”, tra i sorrisi e la discreta curiosità dell’assemblea. Un segnale? Forse. Ma nel clima ovattato del Conclave, dove i patti e i voti cambiano rapidamente, ogni gesto conta ma nulla è mai definitivo.

Ora si entra nel silenzio sacro del discernimento. Il mondo osserva, e prega. E attende, ancora una volta, di ascoltare quel “Habemus Papam” che segnerà l’inizio di un nuovo capitolo per la Chiesa e per l’umanità.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti