Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver impiegato un missile balistico di produzione nordcoreana durante l’ultimo attacco aereo su Kiev. In una dichiarazione ufficiale, Zelensky ha sottolineato che il missile, progettato e prodotto dalla Corea del Nord, sarebbe stato utilizzato dalle forze armate russe nel bombardamento che ha colpito la capitale ucraina.
L’attacco, che ha scatenato una nuova ondata di preoccupazione tra la popolazione e le autorità ucraine, ha evidenziato ancora una volta la crescente alleanza tra Mosca e Pyongyang, con la Russia che sembra sempre più fare affidamento su armamenti provenienti da paesi con cui condivide interessi geopolitici. Zelensky ha definito l’uso del missile “un atto di aggressione senza precedenti” e ha denunciato il coinvolgimento di un regime, quello nordcoreano, che già da tempo è al centro di sanzioni internazionali per la sua attività nucleare e missilistica.
Secondo il presidente ucraino, l’uso di tecnologia balistica di fabbricazione nordcoreana segna un ulteriore capitolo nella guerra tra Russia e Ucraina, evidenziando non solo l’intensificazione dei raid su Kiev, ma anche il coinvolgimento diretto di altre potenze autoritarie nel conflitto. Zelensky ha inoltre ribadito la necessità di un rafforzamento delle sanzioni internazionali contro Mosca e dei sistemi di difesa per proteggere la capitale ucraina da futuri attacchi.
Il raid russo, che ha causato danni significativi a diverse strutture civili, ha anche sollevato preoccupazioni in Occidente riguardo all’escalation del conflitto e alle potenziali implicazioni di un maggiore sostegno militare da parte della Corea del Nord alla Russia. Le autorità ucraine stanno ora indagando sulle modalità con cui il missile nordcoreano sia stato acquisito e utilizzato, in un contesto che potrebbe avere ampie ripercussioni sul piano diplomático e militare internazionale.
