16 Maggio 2025, venerdì
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“Franciscus”: il testamento di Papa Francesco, tra umiltà, fede e speranza eterna

Firmato il 29 giugno 2022, il testamento del Pontefice è stato reso pubblico. Francesco chiede una sepoltura semplice nella Basilica di Santa Maria Maggiore e affida alla Madonna l’ultimo tratto del suo cammino terreno.

Papa Francesco: il testamento spirituale, una preghiera per la pace e la fraternità

La Santa Sede ha reso pubblico il testamento di Papa Francesco, redatto il 29 giugno 2022, nel giorno liturgico dei Santi Pietro e Paolo. Un documento breve, ma densissimo di significato, nel quale il Pontefice manifesta la sua ultima volontà con lo stile che ha segnato l’intero pontificato: sobrietà, umiltà e un affidamento totale alla grazia divina.

Il testamento, scritto di suo pugno e siglato con la sola firma Franciscus, non contiene disposizioni materiali né lasciti patrimoniali, ma si concentra esclusivamente sulla sepoltura, scelta come gesto simbolico di affidamento alla Vergine Maria e di ritorno alla terra, con la semplicità dei santi.

Il testo integrale è il seguente:

Miserando atque Eligendo
Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.

Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura.

La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.

Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico, ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e a ringraziarLa per la docile e materna cura.

Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale, come indicato nell’accluso allegato.

Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus.

Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.

Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli.

Santa Marta, 29 giugno 2022
FRANCESCO

Queste parole, così semplici e profonde, costituiscono l’ultimo messaggio di Papa Francesco, testamento spirituale di un uomo che ha vissuto il suo pontificato all’insegna del Vangelo, della misericordia e della vicinanza ai più fragili. La sua richiesta di una sepoltura “nella terra”, senza particolari onori, riflette l’essenza di un pontificato che ha voluto essere servizio e testimonianza.

Affidando se stesso alla Madonna – come ha fatto per tutta la vita – e offrendo la sua sofferenza per la pace e la fraternità universale, Francesco consegna alla Chiesa e al mondo un ultimo atto di fede e di amore, nella speranza della Risurrezione.

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