Un’alba tragica sulla tangenziale di Bologna, dove un operaio è stato travolto e ucciso da un furgone mentre stava lavorando all’interno di un cantiere stradale. L’incidente è avvenuto poco prima delle 6 del mattino, in un tratto compreso tra lo svincolo 3 Ramo Verde e lo svincolo 4, in direzione dell’autostrada A14.
Secondo le prime ricostruzioni, il cantiere si trovava in fase di smobilitazione ed era regolarmente segnalato, come precisato da Autostrade per l’Italia. Nonostante ciò, il mezzo ha impattato violentemente contro la zona di lavoro, travolgendo l’operaio, che è morto sul colpo, e ferendo altre due persone, anch’esse impegnate nelle operazioni di chiusura del cantiere.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i soccorsi sanitari, i vigili del fuoco e la polizia stradale. I feriti sono stati trasportati d’urgenza in ospedale: uno di loro è in condizioni gravi, mentre il secondo ha riportato lesioni meno preoccupanti.
La tangenziale è rimasta chiusa per alcune ore per permettere le operazioni di soccorso e i rilievi del caso, causando forti disagi al traffico nelle prime ore della mattinata. Il tratto è stato riaperto solo dopo che le autorità hanno completato i rilievi necessari per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.
Gli investigatori stanno ora analizzando ogni dettaglio: dalla velocità del veicolo al rispetto della segnaletica, fino a eventuali responsabilità del conducente del furgone, che è stato identificato e ascoltato dagli agenti.
Questo ennesimo incidente mortale riaccende i riflettori sulla sicurezza nei cantieri stradali, soprattutto nelle ore notturne e all’alba, quando la visibilità è ridotta e l’attenzione alla guida può essere compromessa. Sindacati e associazioni di categoria chiedono da tempo misure più stringenti e controlli più severi per proteggere i lavoratori impiegati su strada.
Una vita spezzata sul lavoro, ancora una volta. Un dolore che si aggiunge al lungo elenco delle vittime che ogni anno cadono sul campo in uno dei settori più esposti e meno tutelati.