A cura di Maria Luce
L’isola di Santorini, gioiello delle Cicladi e icona del turismo mondiale, vive giorni di tensione a causa di una serie di scosse sismiche che hanno fatto scattare l’allerta. Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha invitato la popolazione alla calma, mentre le autorità hanno adottato misure precauzionali, tra cui la chiusura delle scuole e il divieto di grandi assembramenti in luoghi chiusi.
Secondo il Laboratorio sismologico dell’Università di Atene, nelle ultime 48 ore sono stati registrati oltre 280 terremoti nelle isole greche, con punte di magnitudo 4,9 a nord-est di Santorini. Le scosse più forti, di magnitudo 4,3 e 3,9, hanno generato ansia tra residenti e visitatori, spingendo molti a dormire all’aperto per timore di crolli. Alcuni abitanti, come Kostas Sakavaras, guida turistica da 18 anni sull’isola, hanno scelto di lasciare temporaneamente Santorini:
“Abbiamo preso il traghetto per la terraferma, non per un pericolo immediato, ma per precauzione. Il rumore delle scosse è la parte più spaventosa”, ha raccontato alla BBC News.
Le autorità, intanto, hanno intensificato i controlli sugli edifici e inviato squadre di emergenza per verificare eventuali danni strutturali. Un messaggio di allerta ha esortato la popolazione a evitare le aree costiere di Ammoudi, Armeni e il vecchio porto di Fira, dove sono state segnalate frane.
Un’isola meravigliosa ma geologicamente attiva
Santorini sorge lungo l’Arco vulcanico ellenico, una delle zone più attive sismicamente nel Mediterraneo, a causa della subduzione della placca del Mar Egeo sotto quella africana. Questo movimento tettonico genera frequenti terremoti, ma gli esperti rassicurano: non ci sono segnali di un’imminente eruzione vulcanica. Tuttavia, il geofisico Kostas Papazachos dell’Università Aristotele di Salonicco invita alla prudenza:
“Non possiamo prevedere i terremoti, ma quando si verifica una sequenza intensa come questa, è prudente adottare misure per limitare i danni in caso di un evento più forte.”
Turismo in bilico: cancellazioni e incertezze
L’emergenza ha già lasciato il segno sul turismo, settore vitale per Santorini. Molti hotel stanno registrando disdette, mentre compagnie aeree e traghetti hanno aumentato le corse per facilitare la partenza di chi teme per la propria sicurezza.
Con una popolazione di circa 15.500 abitanti, Santorini accoglie ogni anno milioni di visitatori. Un calo delle presenze, dovuto alla paura dei terremoti, potrebbe avere ripercussioni economiche rilevanti per l’isola.
Le autorità greche restano in allerta, con vigili del fuoco pronti a intervenire e verifiche strutturali in corso. Ma la domanda resta aperta: siamo davvero pronti a convivere con la natura imprevedibile di luoghi straordinari ma instabili come Santorini? E quali saranno le conseguenze a lungo termine di questa intensa attività sismica su una delle destinazioni più amate del mondo?