17 Gennaio 2025, venerdì
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”Dimore Lontane”: un viaggio tra memoria, poesia e l’infinito universo di Mario Broglia

A cura di Ionela Polinciuc
Mario Broglia, con la sua nuova raccolta poetica ”Dimore Lontane” , ci consegna un’opera che scava nelle profondità del tempo, della memoria e del mistero universale. Pubblicato nella prestigiosa collana “I Diamanti della Poesia” di Aletti Editore, il libro si presenta come un inno alla riflessione e al ricordo, intrecciando l’esperienza personale dell’autore con temi universali quali la perdita, l’amore, e il senso della vita.
Nelle notti limpide, quando il silenzio domina e le stelle sembrano più vicine, Broglia trova il contesto ideale per esplorare l’immensità del cosmo e della sua interiorità. “Mi piace immaginare di ritrovare, un giorno, persone che abbiamo amato, ricche di vita”, scrive l’autore, evocando la possibilità di una riconciliazione ultraterrena. Questo sguardo verso le “dimore lontane” non è solo un viaggio spaziale ma anche spirituale, dove la poesia diventa uno strumento per dare pace a un’anima ferita e colmare il vuoto lasciato dagli affetti perduti.
La raccolta si distingue per la capacità di riportare alla luce la serenità del passato, specialmente i momenti dell’infanzia. Broglia descrive con accenti nostalgici la luminosità dei giorni trascorsi con la famiglia, un periodo di equilibrio e calore che il tempo, purtroppo, non ha risparmiato. Con un linguaggio poetico intenso e una sensibilità vibrante, l’autore cattura la fragilità dei ricordi, difendendoli dall’oblio e affidandoli all’eternità dei versi.
Le “dimore lontane” del titolo non sono solo luoghi immaginari o cosmici, ma rappresentano anche gli affetti che hanno segnato la vita dell’autore. Dal giovane amico scomparso prematuramente, al padre e agli antenati, ogni figura viene omaggiata con versi intrisi di amore e malinconia. La raccolta diventa così un ponte tra ciò che è stato e ciò che potrebbe ancora essere, in un futuro in cui gli spiriti si ritrovano e il dolore lascia spazio alla pace.
Broglia si inserisce in una tradizione letteraria di altissimo livello, ispirandosi a figure come Leopardi, Pascoli, Montale, Neruda e García Lorca. La sua poesia, però, non si limita a emulare questi grandi maestri: trae da essi ispirazione per esplorare la propria unicità immagini, fondendo suggestive con riflessioni filosofiche. L’impronta dell’Impressionismo emerge nel suo stile, creando visioni poetiche che sembrano quadri dipinti con parole.
Come sottolinea Hafez Haidar, poeta e più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, Dimore Lontane non è solo una raccolta di poesie: è un invito a esplorare i rapporti umani, la saggezza e le emozioni con occhi nuovi. Ogni lirica è un viaggio che invita il lettore a riflettere sulla centralità dei legami affettivi e sull’importanza di vivere ogni momento con consapevolezza.
Con ”Dimore Lontane”, Mario Broglia regala al pubblico un’opera che sfida il tempo e lo spazio, offrendo conforto a chi affronta le incertezze della vita e le domande sull’esistenza. È un viaggio poetico che lascia il lettore sospeso tra nostalgia e speranza, con uno sguardo sempre rivolto al cielo e al mistero delle galassie. Dimore Lontane non è solo un libro: è un’esperienza che tocca il cuore e l’anima.

Con il riconoscimento ricevuto al Menotti Art Festival Letteratura 2024, Broglia non solo consolida la sua posizione come uno dei poeti più profondi e apprezzati del panorama contemporaneo, ma dimostra che la poesia, con la sua forza evocativa, può toccare corde universali e lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva. Dimore Lontane non è solo una raccolta di poesie: è un viaggio, un rifugio e una celebrazione della vita in tutte le sue sfumature.

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