6 Dicembre 2024, venerdì
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Giuseppe Conte: “Il M5s deve rimanere progressista, o me ne vado”

A cura di Ionela Polinciuc

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha lanciato un messaggio forte e chiaro in un’intervista con Repubblica , in vista dell’importante Assemblea Costituente che si terrà questo fine settimana. A partire da oggi e fino a domenica, gli iscritti del M5s avranno la possibilità di votare online per definire la futura direzione del Movimento. Una fase cruciale per il M5s, che cerca di rigenerarsi, rafforzarsi e rinnovarsi, proprio come aveva promesso il suo leader.

Conte ha dichiarato che l’obiettivo dell’Assemblea è quello di “scuotere” il Movimento, dando nuove idee e una nuova spinta. “Nessuno ha avuto il coraggio e l’umiltà di fare ciò che stiamo facendo noi”, ha sottolineato il leader pentastellato. Tuttavia, Conte non ha nascosto che se la direzione politica che emergerà dalla Costituente dovesse andare contro i valori progressisti che ha sempre difeso, sarebbe pronto a fare un passo indietro. “Se dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora dalla mia leadership, mi farei da parte. Si chiama coerenza. Se questa scelta di campo progressista venisse messa in discussione, il Movimento dovrà trovarsi un altro leader”, ha affermato senza giri di parole.

Un altro tema caldo dell’intervista riguarda l’alleanza con il Partito Democratico (Pd). Conte ha ribadito che la sua posizione è stata sempre chiara: non c’è mai stata la volontà di instaurare un’alleanza organica o strutturata con il Pd. “Non ho mai parlato di alleanza organica o strutturata col Pd. Nessun iscritto al M5s aspira a lasciarsi fagocitare”, ha dichiarato. Per Conte, infatti, “denunciare il rischio di essere fagocitati non può essere considerato un programma politico”. Ha poi rimarcato che la decisione finale sull’orientamento politico del Movimento spetta alla base: “Gli iscritti sono chiamati a decidere e hanno la possibilità di cambiare tante cose”, ha detto il leader del M5s, invitando i membri a partecipare attivamente alla Costituente e al dibattito in corso.

Sul tema delle recenti polemiche interne, Conte ha anche risposto alle critiche espresse da Beppe Grillo, fondatore del Movimento, che in questi mesi aveva attaccato duramente la leadership attuale. Il leader pentastellato si è detto “sinceramente dispiaciuto” per gli attacchi, ma ha ribadito la sua intenzione di non alimentare ulteriori scontri. “Io non ho mai inteso alimentare questo scontro. Se dovesse venire, potrà partecipare liberamente all’Assemblea”, ha affermato Conte, lasciando la porta aperta a un confronto costruttivo.

Inoltre, Giuseppe Conte ha parlato delle difficoltà elettorali del M5s, sottolineando come il Movimento sta pagando il prezzo di un astensionismo crescente. Secondo il leader pentastellato, è necessario tornare ad ascoltare le esigenze delle comunità locali, un aspetto che aveva caratterizzato i primi successi del Movimento. “In un contesto di forte astensionismo, sicuramente è il voto di opinione sui territori a essere maggiormente penalizzato”, ha spiegato. Per rilanciare il M5s, è fondamentale anche innovare nella selezione dei candidati, sperimentando nuove modalità di reclutamento, evitando le logiche clientelari che il Movimento ha sempre voluto contrastare.

Ebbene, Conte ha tracciato la rotta per il futuro del M5s, ma ha anche lanciato un ultimatum chiaro: il Movimento deve restare fedele alla sua identità progressista, o lui farà un passo indietro. La prossima Assemblea Costituente, quindi, rappresenta un momento decisivo per il futuro del Movimento 5 Stelle e per la sua leadership.

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