A cura di Carlo Alberto Paolino
La vittoria del candidato del (centrosinistra) Michele De Pascale in Emilia Romagna era stata data per scontata da tempo. Il cuore “rosso” d’Italia, batte ancora. La rivale di (centrodestra) Elena Ugolini si è fermata al 40% contro il 56,7% di De Pascale.
In Umbria, il centrosinistra, dopo la recente sconfitta il Liguria per pochissimi voti, questa volta si è unito, conquistando la presidenza regionale con una coalizione che spaziava dall’Alleanza Verdi-Sinistra al partito dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, a Italia Viva e al Movimento 5 Stelle, quel cosiddetto “campo largo” che non riesce a forgiarsi a livello nazionale.
Vittoria quindi, di Stefania Proietti (centrosinistra) sindaco della città di Assisi, che con il 51,1%, strappa la regione Umbria alla presidente uscente Donatella Teseisostenuta da tutto il centrodestra con il 46,1%.
Il Pd è primo partito nella regione con il 30,2%, seguito da Fratelli d’Italia al 19,4%. Forza Italia (con il 9,6%), laLega al 7,7%.
Due vittorie importanti per il campo progressistaitaliano. L’assalto del centrodestra al cuore rossodell’Italia dovrà aspettare. Il centrosinistra ha vinto questa tornata elettorale, nella sua storica roccaforte dell’Emilia Romagna e ha riconquistato la regione Umbria, che aveva perso cinque anni fa.
Ma, l’astensione è stata la principale protagonista: l’affluenza in Emilia-Romagna è stata del 46,42%, mentre in Umbria l’affluenza definitiva è del 52,30%, per entrambe le regioni sono percentuali notevolmente in forte calo rispetto alle precedenti tornate elettorali che erano rispettivamente del 67% e del 64%.