A cura di Giovanni De Ficchy
Con la nomina, ora ufficiale, di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme, l’unica a uscirne con le ossa rotte è la sinistra.
La sinistra estrema, da giorni gridava e Il Pd accusava Meloni di aver “isolato l’Italia”, il Movimento Cinque Stelle parlava di “euroflop e disfatta”.
La premier Meloni: «La nostra scelta ricade su una persona di grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe affidate con ottimi risultati».
Così, il Governo Meloni ha saputo far valere la sua posizione, il suo ruolo all’interno degli organi comunitari.
Come sempre i soliti giornali fiancheggiatori della sinistra ci avevano proposto dei titoli che ora sembrano essere invecchiati malissimo: “Meloni più isolata in Europa” scriveva Repubblica, mentre La Stampa riportava le reazioni dei vari partiti.
Per +Europa Fratelli d’Italia aveva “scavato un baratro”, mentre Italia Viva riteneva che l’Italia fosse uscita “a pezzi”.
All’Italia è stata riconosciuta una posizione prominente all’interno dell’Unione europea, tanto che, durante la conferenza stampa di presentazione, Ursula von der Leyen ha spiegato che Fitto “porterà la sua grande esperienza per modernizzare e rafforzare gli investimenti per la coesione e le politiche di crescita”.