4 Dicembre 2024, mercoledì
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Putin minaccia la NATO: “In guerra se l’Ucraina usa missili occidentali”

A cura di Ionela Polinciuc

Il presidente russo Vladimir Putin lancia un avvertimento chiaro e preoccupante alla NATO: se l’Ucraina utilizzerà missili occidentali a lunga gittata per colpire obiettivi in territorio russo, sarà inevitabile un conflitto diretto tra la Russia e l’Alleanza Atlantica. Durante un’intervista, Putin ha spiegato che l’impiego di queste armi richiederebbe il supporto di dati forniti dai satelliti statunitensi o europei, rendendo quindi la NATO direttamente coinvolta nelle operazioni militari.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha richiesto l’accesso ai missili Atacms e Storm Shadow, forniti rispettivamente dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, per colpire obiettivi strategici come linee di rifornimento, aeroporti militari e depositi di armi russi. Con un raggio d’azione di circa 250 chilometri, queste armi consentirebbero all’Ucraina di colpire profondamente all’interno del territorio russo, mettendo a rischio numerose infrastrutture cruciali per l’esercito di Mosca. Colpire queste infrastrutture potrebbe rallentare significativamente lo sforzo bellico russo nelle regioni ucraine occupate, secondo il governo ucraino.
Secondo diverse fonti occidentali, l’approvazione per l’invio di questi missili sembra ormai vicina, sebbene non ancora ufficialmente confermata. Putin, in risposta a tali sviluppi, ha rilasciato dichiarazioni pesanti, ma con il suo consueto tono calmo e razionale. “Non si tratta solo di permettere agli ucraini di colpire il territorio russo; lo fanno già con droni e altre armi”, ha affermato lo zar. “Qui si parla dell’uso di armi ad alta precisione prodotte dall’Occidente. L’esercito ucraino non può utilizzare questi missili senza l’intelligence fornita dai satelliti occidentali, quindi è la NATO a partecipare al conflitto. Se ciò accadesse, cambierebbe l’essenza stessa della guerra, e noi prenderemo decisioni appropriate in base alle minacce che ci verranno poste.”
L’uso massiccio di Atacms e Storm Shadow da parte ucraina porterebbe la guerra in almeno cinque regioni russe, coinvolgendo milioni di civili. La recente invasione di circa 1.000 chilometri quadrati nella regione di Kursk da parte delle forze ucraine ha già costretto 150.000 persone a lasciare le proprie case. Estendere i bombardamenti su un’area di 350.000 chilometri quadrati di territorio russo avrebbe conseguenze imprevedibili e catastrofiche.

Putin ha quindi voluto chiarire che, se l’Ucraina venisse autorizzata a utilizzare queste armi, la Russia risponderà con fermezza. La tensione tra Mosca e l’Occidente, già alta, potrebbe dunque raggiungere livelli critici, con il rischio di un’escalation del conflitto su scala globale.
L’eventuale coinvolgimento diretto della NATO nel conflitto attraverso l’uso di missili avanzati non solo cambierebbe le dinamiche della guerra in Ucraina, ma potrebbe portare a un pericoloso confronto militare tra potenze nucleari.

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