30 Aprile 2024, martedì
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Intervista all’Onorevole Maria Veronica Rossi: Verso una nuova Europa Multiregionale e Multietnica

A cura di Ionela Polinciuc

In un contesto europeo sempre più complesso e dinamico, l’Onorevole Maria Veronica Rossi si distingue come una voce autorevole e illuminata, impegnata nella promozione di un’Europa inclusiva e innovativa. Con il suo progetto “La tua voce in Europa”, l’Onorevole Rossi si propone di avvicinare i cittadini alle istituzioni europee e di promuovere un dialogo costruttivo tra rappresentanti istituzionali, imprenditori e professionisti del settore. In questa intervista esclusiva, esploreremo il ruolo dell’arte, della cultura e della letteratura nella costruzione di una nuova Europa multiregionale e multietnica, nonché le sfide e le opportunità offerte dai fondi europei per i territori e le imprese.

Quali sono gli obiettivi principali dell’evento “La tua voce in Europa” e come si inserisce nella sua missione come membro del Gruppo ID del Parlamento Europeo?

La missione istituzionale dei rappresentanti del popolo è quello di avvicinare il più possibile i cittadini alle istituzioni. Ciò significa, soprattutto, interpretare le esigenze dei cittadini stessi e degli operatori economici e rendere facile l’accesso a forme di sostegno e d’investimento per il benessere sociale generale

Quali sono le principali opportunità offerte dall’Unione Europea per i territori e le imprese, e come intende promuoverle attraverso questo evento?

Il panorama dei finanziamenti disponibili attraverso i bandi europei è molto vasto ed eterogeneo. Parliamo di risorse cruciali per lo sviluppo del nostro Paese. Finanziamenti e incentivi che possono rappresentare una leva straordinaria per progetti e programmi di varia natura, dalla rigenerazione urbana all’agricoltura, passando per il turismo, l’industria creativa, il terzo settore e l’economia sostenibile. I bandi promossi dall’Unione europea, in particolar modo quelli più consistenti, rappresentano un’opportunità da cogliere nei tempi prescritti. Con un ciclo di eventi e incontri aiutiamo a  comprendere le modalità di accesso e le opportunità offerte agli enti locali e agli imprenditori. Ogni volta esaminiamo da vicino, nello specifico, le diverse linee di finanziamento offerte dall’Unione Europea e illustriamo le modalità di presentazione delle proposte progettuali e i criteri di valutazione utilizzati.

In che modo si prevede che l’evento favorisca il dialogo e lo scambio di idee tra rappresentanti istituzionali, imprenditori e professionisti del settore, e qual è il suo auspicio per quanto riguarda gli esiti di questa interazione?

L’obiettivo, ogni volta, è quello di informare per fornire a chiunque strumenti di conoscenza per scelte più consapevoli. Poi, c’è sempre il confronto, il confronto di esperienze, che è un momento formidabile per chiunque di arricchimento. Il mio auspicio è che al termine di ogni evento, chi lo ha seguito, possa avere maggiori strumenti per strutturare meglio il proprio percorso di vita e lavorativo 

Onorevole Rossi, qual è il ruolo chiave degli esperti nel fornire una panoramica sulle possibilità di finanziamento offerte dai fondi europei per i progetti territoriali e imprenditoriali durante eventi come ‘La tua voce in Europa’? E quali benefici si aspetta che i partecipanti possano ottenere da questa esperienza di approfondimento sulle opportunità di finanziamento europeo?

Il ruolo degli esperti è fondamentale perché aiutano a capire come approcciarsi e districarsi in una materia come quella dei fondi europei che ai più risulta ostica. Non basta, infatti, sapere che ci sono opportunità, ma c’è necessità anche di sapere come fare per intercettare le fonti di finanziamento. E in questo gli esperti ricoprono un ruolo strategico. I benefici che si possono cogliere da questa interazione sono molteplici e puntano tutti a veicolare lo sviluppo e il benessere generale.

Onorevole Rossi, considerando la complessità e l’eterogeneità delle dinamiche politiche, culturali ed economiche dell’Unione Europea, come pensa che l’arte, la cultura e la letteratura possano contribuire alla comprensione e alla promozione di una nuova Europa multiregionale e multietnica? E quali ruoli potrebbero svolgere l’informazione, la formazione e la capacità di adattamento nella costruzione di questa nuova realtà europea?

Noi diciamo sempre che l’Europa che ci piace è quella che offre opportunità di sviluppo, di investimenti e di lavoro e non quella ideologizzata o tecnocrate, che, troppo spesso, sposa cause che vanno a danno anziché a beneficio dei cittadini, degli enti locali e degli operatori economici. In questo contesto, l’arte e la cultura non sono un ostacolo all’integrazione delle varie esperienze e sensibilità, ma sono una ricchezza. Trovi lei, nel mondo, una realtà territoriale come l’Europa, che in uno spazio relativamente grande contempera un patrimonio culturale come quello europeo. L’Europa deve puntare alla valorizzazione delle specificità regionali, non all’omologazione. Il cittadino si sentirà europeo nel momento in cui saprà che la sua specificità sarà riconosciuta e tutelata e non omologata a un modello finto. L’informazione e la formazione sono strumenti formidabili per amplificare questo messaggio. La conoscenza va a braccetto con la consapevolezza e con il rispetto.

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