A cura di Carla Cavicchini
Succede anche a Maranello
Punta tacco…tacco punta… ed ancora punta tacco, beh, decisamente invitante la colorata locandina squisitamente in rosa “WHEELS & HEELS “ con quelle belle scarpe sensualissime che, a breve, informerà sul network che racconta le storie di donne nel Motorsport,occupandosi di live, news, curiosità, interviste e recensioni. L’intento è quello di far mantenere alle donne la propria femminilità occupandosi di motori decisamente lontane anni luce…per carità !! da quello slogan pietoso che non abbiamo voglia nemmeno di ricordarlo.
In perfetta sintonia su ciò appena esposto, anche Elisabetta Cozzi, fondatrice del “Museo Cozzi”, “ Una Signora in rosso tra le rosse” che, avvalendosi di un team squisitamente femminile, ha riprogrammato le concessionarie avvicinando le donne a tale settore lontano da quegli squallidi stereotipi del nudo, rendendole protagoniste in modo rispettoso. Di conseguenza: “Donne e motori, Gioia e Basta!” rivelandole eleganti e competenti, riscuotendo un grandissimo successo in Italia ed estero.
L’incontro avvenuto nella autoconcessionaria “Punta-Tacco” in quel di Maranello, si è avvalso di ‘Awa ‘ la cui ‘mission’ è la completa libertà di scelta, formandosi ed informandosi! In parole povere, un modo d’incentivare fanciulle nonché maturotte, nel proseguimento della storia dell’industria automobilistica in un clima di buona consapevolezza tra aggregazione, condivisione e formazione.
Creatrici di tutto questo, Monica Zanetti che, ad appena 15 anni, si catapultò nella Ferrari nel 1979, iniziando dalla catena di montaggio, entusiasmandosi poi per la nascita della “F40”, sino a rendersi conto…già prima! che i motori erano parte della sua vita. Una passione portata poi verso le auto d’epoca, assieme all’amica – socia Laura Tancredi, con tanto di lampadina accesa all’unisono, per la realizzazione di “Awa”, Automotive Women Association.
L’auspicio? Quello di reciproca convivenza con gli uomini come Loris Bicocchi, ‘forte’ del suo mestiere da ben 45 anni nel ruolo di collaudatore dal momento che…”a 8, 10 anni, mi attaccavo ai cancelli per vederecorrere la Lamborghini! Specializzandosi poi nei collaudi, con tanto di corsi della messa a punto delle auto. Con aria simpatica e bonaria, racconta della voglia incontenibile che ‘teneva’ dentro, tanto da sacrificare un ‘pochetto’ la vita familiare. Felicitandosi d’esser parte di ‘Awa’….“All’estero come la Germania ed Inghilterra,la donna collaudatore va bene! Valà; questo in considerazione che l’elettronica ha preso ancor più campo nei confronti della forza fisica.
E adesso concludo osservando che il nostro sarà un gruppo previsto da un ingegnere, da chi si occupa deicorsi di guida, da istruttori di “Formula 1” ed altro ancora, con finalità di buona esperienza di vita altamente formativa!
Parole non certamente gettate al vento in quanto la voglia di fare è palpabile nell’aria grazie anche al supporto degli sponsor che si sono prestati. E quindi con ringraziamento vengono citati: Sinestesia, Urbani Tartufi, Banca Mediolanum, Giacobazzi Vini, Zanasi Group, Sim, Punta Tacco Maranello, Punto Laser, Bdue Creative Lab, Planet Hotel Maranello, Made in Modena Travel, Scuderia Belleepoque.
L’entusiasmo è alle stelle nella sala “Punta-tacco” gremita al massimo mentre viene osservato che l’unione femminile darà la forza necessaria visto che non poche godono di tecniche di ingegneria, di meccanica, proseguendo verso corsi mirati, nonché ascoltando attentamente ogni criticità costruttiva.
Renata Musso Nosetto è una energica donna dai capelli biondi ‘spruzzati’ di verde. Alla pratica di judo univa quella di ‘Press-office Moto GP e Superbike” e, nel bel dialetto racconta della gaffe che fece con Valentino – corridore a seguito del doppio cognome che mandòtutto in confusione. E questo, facendogli subire la punizione assai ‘salata’ del marito che non concedeva favoritismi.
“Dovete sapere, che, far da ‘Capo Ufficio Stampa’ a Jean Maria Palestre quale Presidente della Federazione Automobilistica Sportiva Internazionale sede a Parigi, era tutto meno che facile. Un uomo maniacale, osservatore di riti quotidiani, a cui non rinunciava assolutamente!”
Simpatica anche Flavia Munari Pretolani moglie del pilota – rally Sandro Munari. “Per lui, a malincuore, lasciai la mia professione e…che vita faticosa, faticosissima nello stargli accanto! Per non parlare poi delle mille vicissitudini vissute tra polvere, risate, incoscienza, percorsi impossibili, condite tuttavia da tanto, tanto, amore!”
Una massa di capelli ‘frisè, ed ecco Carolina Baur autrice de:” L’automobile è femmina “ portando alla luce le varie mogli di personaggi di gran spicco. “Donne non protagoniste che però si mettevano in lucedecretando spesso e volentieri le chiavi del successo dei loro uomini, tenendone persino ben bene ‘i conti’, e non solamente quelli numerici. Pertanto, ribaltando il concetto di prima, eccole divenir protagoniste!”
Francesca Paoli si ritrovò di punto in bianco nel prendere in mano le redini di famiglia sino ad essere oggi una ‘Ceo’ d’azienda leader nella produzione di avvitatori pneumatici ad impulso. “I miei biglietti da visita? Li consegnavo solo dopo, quando si ricredevano che una donna potesse avere anche un buon cervello e…cammina cammina, con “I fiori di Prato”, ho creato una comunità familiare di sostegno per i piccoli stranieri.”
Calma, determinata nonché estremamente decisa, parla Carla Santandrea Responsabile Hospitality Ferrari F1 Senior Marketing specialist in Lamborghini.
Quando seppi che Jean Todt, celeberrimo dirigente d’azienda mi aveva offerto la proposta di lavorare al suo fianco…beh, inevitabilmente ne fui lusingata aspettando tuttavia un paio di giorni nell’accettare simile evento!! D’altronde, il treno giusto ‘passa’ una volta sola e quindi…mi ritrovai nel lavorargli accanto! E…che tipetto il signor Todt! Giornalmente, preparandogli anche il te, dal modo come si muoveva, osservava, capii che tutto per lui era una sfida, che non dava soddisfazioni, che amava la pragmaticità e non certamente le persone succubi. Non era facile passare l’esame da lui e quanti se ne andarono a capo chino! Beh…col mio caratterino, lavorammo in sintonia anche se ripeto, lavorare con lui, era doveroso affilare le unghie nonostante la stima reciproca. Ricordo ancora quelle enormi divise da ‘Gabibbo’ che ci erano imposte con quelle scarpe poi…mamma mia, che peso! Fortuna volle tuttavia che nel 2002 le cose cambiarono alleggerendoci. Quanto a quella volta che Todt mi domandò se per abitudine vedevo il Gran Premio…”Si, capita, ma non di consuetudine.” Il lampo agli occhi si rivelò appieno. Non persona da servi e servilismi.”
Questa è una fanciulla che sprona nel credere nel nostro istinto e nostri cuori. Semplicemente Manuela Gostner “Pilota automobilistica Iron Dame 2 x 24H of Le Mans – 2 x European Le Mans Series Ferrari Challenge Europe“
“Chissà, forse sono stata una pessima figlia non facente parte dei ruoli tradizionali in quanto amante della guida da pazzi. D’altronde…ognuno vive e guida a modo proprio”. E giù una bella risata da ogni ascoltatore.
“Evidentemente a Maranello l’audacia, la frenesia è di casa “spiegava poi il primo cittadino ribadendo che la vera identità regala risultati unici e straordinari. “Basilare quindi coltivare talenti e creatività perseguendo le proprie passioni come ha fatto Monica che non ha ancora smesso.” E qui vien giusto giusto: Monica la ‘pasionaria”.
Doveroso l’omaggio – ricordo a Pietro Corradini mentre scorreva il video, ascoltando poi “Banca Mediolanum” capace di finanziare progetti credibili quali quelli dell’energia magnetica. “Una forma di contagio altissima che, come tanti magneti applicati, dona una forza indicibile!”