16 Maggio 2024, giovedì
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Le mostre del 2024 e 2025 a Milano da non perdere

A cura di Clara Sardella

Presentato il programma 2024 che prevede oltre 50 mostre e gli highlights del 2025, da Picasso a Dolce e Gabbana, da Munch a Mike Buongiorno, fino a Tim Burton 


Sono quasi cinquanta le mostre in programma nel 2024 a Milano, a Palazzo Reale e nelle altre sedi del Comune, a conferma di un’offerta varia. Il 2023 del resto è stato un anno da numeri record con oltre 3 milioni di visitatori nelle mostre e nei musei del Comune, mentre nelle sedi espositive delle mostre temporanee sono arrivati 1.475.776 visitatori (oltre il 40% in più rispetto al 2022).

Sono “dati positivi che non sono un punto di arrivo, ma uno sprone per proseguire con la collaborazione tra arte, turismo e mostre”, ha osservato l’assessore alla Cultura del Comune Tommaso Sacchi. Mentre il sindaco Giuseppe Sala ha sottolineato che si tratta di “numeri che ci danno fiducia e ci permettono di rilanciare in modo convinto sul 2024”.

È l’arte moderna e contemporanea la protagonista assoluta del programma espositivo 2024-2025, in primo piano il rapporto tra l’Italia e la Francia, tra Milano e Parigi, e si inizia con il grande ritorno di Pablo Picasso presente con ben due esposizioni: una a Palazzo Reale, in collaborazione con il Musée national Picasso-Paris, che seguirà proprio il filo rosso del suo status di “eterno straniero” in Francia; e l’altra al MUDEC – Museo delle Culture di Milano, in collaborazione con i principali musei spagnoli e gli eredi di Picasso.

La Francia è protagonista anche della mostra che inaugura la stagione espositiva 2024 di Palazzo Reale, con la prima e più completa monografica di Giuseppe De Nittis, che vede esposti novanta dipinti provenienti da collezioni nazionali e internazionali. 

Anche le immagini esposte da febbraio a Palazzo Reale nella mostra dedicata al fotografo Brassaï, ungherese di nascita ma parigino d’adozione, sono immagini iconiche che identificano immediatamente il volto di Parigi.

Un confronto epico tra due figure chiave dell’Impressionismo, Cézanne e Renoir, abiterà le stanze di Palazzo Reale in primavera: cinquanta capolavori che ripercorrono la vita di due maestri che hanno contribuito alla nascita di uno dei movimenti più importanti della storia dell’arte moderna.

In maggio, sempre a Palazzo Reale, l’artista Ercole Pignatelli reinterpreterà in chiave performativa Guernica, il capolavoro di Picasso, dipingendo nell’arco di sei giorni una tela della stessa dimensione. 

L’onda lunga della Parigi di inizio Novecento arriverà fino nel 2025 con la grande retrospettiva a Palazzo Reale di Chaïm Soutine.

Ma non solo: in occasione del centenario dell’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes, che si è svolta a Parigi appunto nella primavera del 1925, una mostra racconterà i quasi dieci anni di affermazione italiana ed europea dell’Art Déco; e ancora, sempre in primavera, arriva la mostra “Napoleone a Milano. Appiani e i percorsi del Mito” realizzata in collaborazione con il Museo di Malmaison e la Réunion des Musées Nationaux. 

Dall’autunno 2024 a Palazzo Reale si tornerà poi ai grandi protagonisti italiani e internazionali dell’arte moderna, con la grande mostra dedicata a Enrico Baj, pensata in occasione dei cento anni dalla nascita, e l’ampia retrospettiva di Edvard Munch, realizzata in occasione degli ottant’anni dalla sua scomparsa.

La GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano, che mantiene ormai da anni una serie di rapporti stretti con la Francia, e in particolare con il Museo d’Orsay, ha appena concluso il progetto scientifico di una grande monografica dedicata allo scultore di origini russe ma italianizzato Paolo. Troubetzkoy.

Il MUDEC proporrà un nuovo appuntamento, in collaborazione con Magnum Photo, con la fotografia di reportage e documentaria di Martin Parr. In mostra oltre duecento scatti del grande fotografo inglese.  

La grande fotografia contemporanea sarà protagonista anche a Palazzo Reale dove in autunno sarà allestito il grande progetto espositivo dedicato a Ugo Mulas. 


L’arte contemporanea troverà come sempre il suo luogo d’elezione al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che presenta la prima retrospettiva europea dell’artista afro-americana Adrian Piper, con prestiti dai più importanti musei internazionali tra i quali il MoMA e il Guggenheim di New York e la Tate Modern di Londra.

Il progetto espositivo, coprodotto con il KunstmuseumLiechtenstein e in collaborazione con Magazzino ItalianArt di New York, vedrà invece protagonista Liliana Moro; mentre, da novembre, un progetto pensato appositamente per il PAC e dedicato a Milano ripercorrerà l’intera produzione di Marcello Maloberti.   
Nel 2025, sempre al PAC, è in programma la mostra di Shirin Neshat, prima ampia personale in Italia dell’artista iraniana 


Le forti connessioni tra arte e moda sono il fulcro di due importanti progetti espositivi a Palazzo Reale: “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana”, che durante la prossima primavera presenterà le creazioni uniche della casa di moda, per la prima volta in mostra, ripercorrendo il processo creativo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana; e, nell’autunno del 2025, la mostra “Dalì e la moda”, che cercherà di esplorare gli aspetti più intimi e intensi del processo creativo dell’artista, dove moda e arte alimentano una forma di espressione in continua evoluzione.  



In occasione dei 70 anni della RAI, Palazzo Reale racconterà la sua storia di media per eccellenza, dal secondo Dopoguerra in poi, ripercorrendo la vicenda personale e professionale di uno dei suoi principali protagonisti, Mike Bongiorno, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.  

Negli spazi di Fabbrica del Vapore durante il 2024 sarà allestita, tra le altre, la mostra “Labirynth” di Tim Burton, un emozionante viaggio nell’universo creativo del regista di Beetlejuice, Batman, Edward mani di forbice, Nightmare Before Christmas, e altri film ancora.


Anche i musei civici contribuiscono alla proposta espositiva temporanea, ad esempio, al Museo del Risorgimento in occasione dei 100 anni dell’anniversario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, sarà realizzata unamostra storico-documentaria per indagare a fondo la sua relazione con la città di Milano.  


Già in programma invece nel 2025 alla GAM – Galleria d’Arte Moderna la mostra dedicata Giuseppe Pellizza da Volpedo, che dialogherà con il Quarto Stato, capolavoro protagonista della collezione permanente del Museo.  


Il programma completo e sempre aggiornato si trova su https://www.yesmilano.it/eventi/tutti-gli-eventi/mostre-milano-2024-2025  

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