6 Novembre 2024, mercoledì
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Paola D’Agostino: “Dedico il riallestimento, con il busto di Costanza Bonarelli, alle donne che subiscono violenza tutti i giorni”

A cura di Carla Cavicchini

Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello:
“Dedico il riallestimento, con il busto di Costanza Bonarelli, alle donne che hanno subìto e subiscono violenza tutti i giorni”

Firenze, 29 novembre 2023 – Protagonista assoluto del riallestimento della Sala Barocca del Museo Nazionale del Bargello, presentato questa mattina, è il busto marmoreo di Costanza Bonarelli di Gian Lorenzo Bernini. Costanza, nobildonna e mercante di origini senesi nonché amante del grande artista, fu sfregiata su mandato di Bernini all’indomani della scoperta della relazione di lei con il fratello dello scultore.

Costanza Bonarelli è una delle mie sculture preferite – ha detto Paola D’Agostino, Direttore dei Musei del Bargello – e il riallestimento è dedicato a tutte le donne che hanno subito e che subiscono violenza tutti i giorni, perché la sua è una storia triste ma anche una storia di grandissimo riscatto durante la vita e dopo, nei secoli. Costanza è stata infatti una donna straordinaria che, grazie alla sua forza, ha vissuto una vita lunga e intensa: è stata una mercante d’arte, una donna di successo, ha vissuto in ottimi rapporti con la corte papale. È stata la donna per la quale Bernini ha fatto quello che nessun artista aveva mai fatto prima, ovvero concedersi la grandissima libertà, da artista del Papa, di realizzare un ritratto della persona che amava, un ritratto realizzato per sé stesso e non per un committente, conservato nel suo studio prima che – accecato dalla gelosia – decidesse di farla sfregiare, minando così quella bellezza che aveva voluto immortalare”.

 “Il ritratto – continua D’Agostino – arriva a Firenze alla metà degli anni ’40 del Seicento e i Medici, nella loro genialità collezionistica, lo espongono nella galleria delle statue, accanto al Bruto di Michelangelo (anch’esso conservato al Museo Nazionale del Bargello, ndr). Spero che chi verrà qui ricorderà il passato e penserà al futuro guardando ad un ritratto parlante, meraviglioso e di grandissima forza”.

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