A cura di Luigi Rubino
All’Istituto “Nuovo Bianchi” incontro tra studenti, associazione “Mare Vivo” ed Istituzioni
Salvare il mare, salvare l’ambiente è l’urlo che arriva da Napoli e precisamente dall’Istituto scolastico “Nuovo Bianchi,” oggi sede della Fondazione Grimaldi per l’attuazione della Legge “Salvamare,” come specificato dall’articolo n° 9 “Educazione ambientale nelle scuole per la salvaguardia dell’Ambiente” che prevede da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, la promozione nelle scuole di ogni ordine e grado di attività volte a sensibilizzare gli alunni sul tema fondamentale della conservazione del mare, dei fiumi e dell’ambiente in generale.
All’incontro con gli studenti, presenti Rosalba Giugni, presidente Fondazione di Mare Vivo, Angela Procaccini, preside dell’Istituto Bianchi di Napoli, Luca Marciani, direttore generale Fondazione Grimaldi, Carmine Esposito, Responsabile Delegazione Mare Vivo Campania. Marta Brusoni, assessore Pubblica Istruzione Comune di Genova e Ferdinando Boero, presidente Fondazione Dohrn e vice presidente di Mare Vivo.
” Sono felice che la Scuola della Famiglia abbia ospitato questa iniziativa, utile per far conoscere alle nuove generazioni gli obiettivi dell’Agenda 2030 e contrastare il cambiamento climatico. Solo con la presa di coscienza da parte di bambini e ragazzi quello che sta accadendo al nostro clima e al nostro Pianeta, si può avere la certezza che le cose cambino nel presente e nel futuro – ha dichiarato Carmine Esposito, responsabile delegazione di Mare Vivo Campania.
“Lavoremo per educare i bambini a rispettare il mare. Per loro è in primis il luogo delle vacanze, ma in realtà già da piccoli devono avere la consapevolezza che il mare è vita, e che deve essere rispettato e protetto” – ha aggiunto Marta Brusoni, assessore alla Pubblica Istruzione Comune di Genova.
Il prof. Ferdinando Boero, presidente della Fondazione Dohrn e vice presidente di Mare vivo ha poi presentato un documento da lui stilato dal quale potrebbe partire una base di discussione per il provvedimento auspicato nell’ottica dell’attuazione dell’articolo 9 della Legge Salvamare. ” E’ necessario elaborare un programma di formazione che inizi da dalla scuola primaria e arrivi fino a tutta l’istruzione universitaria, collegando ogni branca de sapere con i sistemi naturali di cui facciamo parte.”
“Portare in “porto” la Salvamere” è fondamentale per infondre nei giovani la conoscenza e la consapevolezza che il mare va tutelato anche per il loro futuro. Il governo Meloni – ha precisato Paola Frassinetti, sottosegretaria Ministero Istruzione e Merito – lo sta facendo con l’istituzione del Ministero del Mare che mancava ed è importantissimo per coordinare tutti i dicasteri che si occupano del Patrimonio Marittimo”.
“Il nostro futuro – ha aggiunto Rosalba Giugni, presidente di Mare Vivo – dipende dalla salute del mare, ma la salute del mare dipende anche dalle azioni di ognuno di noi. Abbiamo lavorato tanto e Mare Vivo continuerà con altre azioni forti e simboliche per far entrare in vigore la legge “Salvamare” indispensabile per la vita dell’ecosistema marino e dell’uomo sul Pianeta.”