Ebbene, non è di certo una buona idea, rivelare le condizioni di salute di una persona. Ricordiamo che le norme che puniscono la rivelazione dei dati attinenti alla salute sono l’articolo 5, apr.1, lett. e) e l’articolo 9 del regolamento europeo sulla privacy, il cosiddetto GDPR (Reg. UE n. 2016/679 del 27 aprile 2016). Quest’ultima, più in particolare, parla chiaro: ‘’ È vietato trattare dati personali che rivelino l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale, nonché trattare dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della persona’’