Prima di tutto, ricordiamo che secondo le normative vigenti (Dlgs 31/2001 attuativo della Direttiva 98/83/Ce), l’acqua destinata al consumo umano deve essere potabile e idonea per la preparazione di cibi e bevande. Se il fornitore non rispetta queste condizioni, può essere ritenuto responsabile.
In questo caso, l’amministratore dovrà rivolgersi a strutture specializzate: laboratori certificati secondo la norma UNI EN ISO 9001 e accreditato da Accredia secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025.