2 Maggio 2024, giovedì
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Lucy Letby, l’angelo della morte che ha ucciso 7 neonati

A cura di Annalisa Di Vita

E’ definita ad oggi la più spietata serial killer di bambini degli UK, Lucy Letby, infermiera di 33 anni.

L’opeatrice, mentre lavorava dentro il reparto neonatale del Countess of Chester Hospital, in Inghilterra occidentale ha ucciso 7 bambini nati prematuri e ha tentato di ucciderne altri 6, tra il 2015 e il 2016.

I modus operandi erano diversi, iniettava loro una siringa con l’aria al suo interno per provocare un’embolia, somministrava una dose eccessiva di insulina per portarli alla morte senza lasciare apparentemente tracce o sovralimentava i piccoli con il latte.

Tra le vittime ci sono due fratelli gemelli che ha ucciso a distanza di 24h l’uno dall’altro, una neonata nata prematura di 10 settimane che è riuscita ad uccidere al quarto tentativo e un bambino con un peso inferiore a 1 kg. 

A seguito delle indagini, Lucy Lebty è stata arrestata nel 2018 e la settimana scorsa si è concluso il suo processo con una condanna all’ergastolo senza possibilità di rilascio, queste le parole del giudice <<C’era premeditazione, calcolo e astuzia nelle sue azioni, una serie crudele, calcolata e cinica di omicidi di bambini>>.

L’infermiera killer, nel 2017 quando capì che stavano indagando su di lei fece sparire parecchi documenti, ma non i suoi diari, evidentemente perchè voleva che fossero letti; in uno di questi scrive la motivazione che l’ha spinta a compiere questi omicidi <<Non avrò mai figli e non saprò mai com’è avere una famiglia>>, lasciando intendere che gli omicidi commessi siano per un senso di rivalsa perversa.

Al momento dell’arresto, la polizia ha trovato in casa di Lucy un biglietto con scritto << li ho uccisi di proposito perché non sono abbastanza brava da prendermi cura di loro. Sono una persona orribile e malvagia>>. 

Questo caso è riconducibile all’ Angelo della Morte, ovvero una categoria di assassini che agiscono nell’ambito ospedaliero. Alcuni uccidono per la sensazione di onnipotenza, reclamando il diritto nonché la pretesa di poter decidere sulla vita e sulla morte delle persone, altri dicono di farlo per far terminare le sofferenze quando loro lo ritengono il momento erogandosi il diritto di scegliere, ed altri peggiorano lo stato di salute dei pazienti per creare delle emergenze e attirare l’attenzione su di sé soccorrendoli tempestivamente, per mostrare la loro grandiosità. 

Lucy, la spietata infermiera killer, invece di prendersi cura della vita di questi neonati appena nati che stavano lottando per vivere e crescere, ha spento le loro vite e ha segnato indelebilmente la vita delle famiglie coinvolte.

“Codarda”, questo è l’aggettivo attribuito dai familiari delle vittime quando l’esecutrice del massacro non ha presenziato nemmeno al processo, creando un ulteriore lesione e offesa morale nei loro confronti. 

Come professionista sanitario, avere la responsabilità della vita delle persone non è mai facile, ma l’obiettivo è sempre quello di migliorare la salute dei pazienti o nei casi terminali di mantenerne la dignità fino alla fine dei suoi giorni, senza erogarsi il diritto di fare sentenze come ha fatto Lucy Letby, il suo ergastolo è un’amara consolazione perché nessuno potrà riportare indietro le vite che ha spezzato.

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