A cura di Ionela Polinciuc
La musica colpisce, sì, e noi siamo le vittime perfette. Siamo gli unici, nel pianeta Terra a saperla apprezzare a 360 gradi: il ritmo, il tono, l’armonia, il timbro. La musica connette, emoziona, cura. Ci fa cantare, ballare, divertire. Compagna fedele della nostra vita, colonna sonora di momenti indelebili.
Oggi abbiamo intervistato per voi René per cercare di capire quanto lavoro c’è dietro a questi meravigliosi brani.
“Tanto a me mi piaci tu” dedicato a qualcuno in particolare il singolo uscito il 19 maggio scorso?
A tutte le persone che subiscono discriminazioni sia estetiche che razziali o sessuali. per spiegare che sarebbe meglio accettarsi cosi come si è che diventare omologati per piacere a tutti
Raccontaci un episodio della tua carriera musicale che ti ha segnata in maniera considerevole
Un giorno stavo registrando un brano a reco e durante una pausa mi fermai a chiacchierare con un signore che stava guardando la tv nella sala riunioni, mi fece un p’ di domande sul perché fossi li e ci mettemmo a parlare di musica. un po’ saccente, pensandoti avere a che fare con uno dei genitori o nonno dei tecnici del suono, gli spiegai come secondo me si svolgeva il lavoro di cantante/cantautrice. quando scesi in studio e i tecnici mi chiesero dove ero finita, dissi che stavo parlando con un vecchietto nella sala, che gli stavo spiegando come facevo ascrivere i miei brani, loro mi fissarono un attimo e dissero “ma a paolo conte?” ecco. che dire..
Ci parli dei tuoi progetti attuali e futuri?
Come tutti gli artisti sono in continuo movimento, scrivo canzoni che dovrei inserire nel prossimo album, solo che la sera mi piacciono e la mattina butto via tutto. per il momento mi godo il tour che sta andando molto bene.
Il consiglio che daresti a chi inizia adesso la carriera musicale?
Smetti. Non lo fare. Se proprio devi preparati tanto, studia, sogna, non mollare.
