Scritture di completamento
Rilevano i costi e i ricavi che, pur essendo di competenza dell’esercizio, non sono ancora stati rilevati poiché i relativi valori sono noti solo alla conclusione dell’anno.
Tali scritture riguardano la rilevazione di: interessi maturati su c/c bancario, interessi di mora maturati nei confronti di fornitori e clienti, stralcio di crediti prescritti o di piccolo importo) differenze di cassa, imposte di esercizio, costi o ricavi maturati con scadenza posticipata( ad esempio: fatture da emettere e fatture da ricevere)
Scritture di integrazione
Rilevano i costi e i ricavi che avranno manifestazione finanziaria nel futuro quali ratei attivi e passivi oppure crediti o debiti da liquidare)
Scritture di rettifica
Fanno riferimento a quote di costo o ricavo che, pur essendo già state rilevate, sono di competenza di esercizi futuri e, quindi devono essere rinviate.
Gli elementi tipici di queste rilevazioni sono le rimanenze di magazzino e i riscontri attivi e passivi. I metodi per valutare il valore delle rimanenze sono: metodo a costi specifici, metodo Fifo, metodo lifo, media ponderata.
Scritture di ammortamento
Servono per integrare, in ogni esercizio, i fondi per la quota di competenza, utilizzati al manifestarsi della passività alla copertura della quale sono destinati.
Si parla, pertanto, di fondi di copertura di rischi e oneri tra cui: accantonamento a fondo rischi su crediti, accantonamento a fondo tfr, accantonamento a fondo rischi e oneri.
L’art. 2423- bis c.c. e il principio contabile Oic 19 fanno riferimento espresso agli accantonamenti in relazione ai costi o esborsi finanziari futuri, che possono avere esistenza certa o probabile, natura determinata, ammontare o data di sopravvenienza interminati al momento della chiusura dell’esercizio.
Fonte: Circolare Notiziario 4/ 2023)