16 Aprile 2024, martedì
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Risarcimento del danno morale: Dalla rubrica A.U.G.E., Avv. Giovanna Fusco ci risponde

A cura di Ionela Polinciuc

Avv. Giovanna Fusco: Risarcimento del danno morale. Quando scatta?
Il danno morale è normalmente definito dalla giurisprudenza come “l’ingiusto turbamento dello stato
d’animo del danneggiato o anche nel patema d’animo o stato d’angoscia transeunte generato
dall’illecito”(Cass. n. 10393/2002).
Si ha diritto al risarcimento del danno morale:
1).in caso di violazione dei diritti previsti dalla Costituzione italiana e in altre fonti normative, compresi i
trattati internazionali;
2.)quando il fatto illecito consiste in un reato.
Questa tipologia di pregiudizio fa parte del più ampio “danno non patrimoniale”, insieme al danno
biologico (cioè la lesione della salute) ed esistenziale(consistente nel peggioramento delle condizioni di vita
quotidiane, risarcibile nel caso in cui l’illecito abbia violato diritti fondamentali della persona).
Può avere una sua valutazione autonoma, nel senso che è possibile ottenere il risarcimento del danno
morale anche se non si è subito un pregiudizio biologico di natura fisica o psichica. Il danneggiato, però,
dovrà dimostrare la sussistenza di una sofferenza interiore che sia derivata dalle modalità con cui ha
percepito la lesione oppure dalle specifiche circostanze in cui si è manifestato l’illecito.
L’art. 1226 c.c. ha stabilito riguardo la quantificazione del risarcimento del danno morale, come di tutti i
pregiudizi di tipo non patrimoniale, che “se il danno non può essere provato nel suo preciso ammontare, è
liquidato dal giudice con valutazione equitativa”.
Il calcolo del danno morale varia se esso è collegato o meno a una lesione psico-fisica. Generalmente
quando il danno biologico (cioè la lesione della salute) è superiore a 3 punti percentuali, quello morale
viene solitamente risarcito in automatico.
Inoltre si può procedere alla personalizzazione del risarcimento entro le percentuali massime di aumento
previste dalle Tabelle del Tribunale di Milano, con adeguata motivazione . Addirittura la Cassazione ha
stabilito che la quantificazione dei danni morali in una frazione del biologico non ne esclude una
misurazione superiore a quanto stabilito dalle Tabelle del Tribunale di Milano.
Av. Giovanna Fusco

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