28 Marzo 2024, giovedì
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Mobili made in Italy

A cura di Giorgia Travaglini

Fino al 23 aprile è di scena il Salone del Mobile di Milano, vetrina internazionale del made in Italy nell’arredamento per la casa e per l’ufficio, nel design e nei complementi d’arredo. Rinnovata anche la sezione dedicata all’illuminazione con Euroluce City of Lights. Con duemila espositori da 37 paesi del mondo, la 61° edizione si presenta come l’edizione dei record dopo gli anni difficili di pandemia e guerra. Ai microfoni di idealista/news la presidente di Salone del Mobile, Maria Porro, svela i dettagli del nuovo allestimento della manifestazione milanese del designi italiano nel mondo.

L’allestimento di quest’anno mette al centro  i suoi protagonisti, visitatori o espositori che siano, e la loro esperienza, con tre importanti novità: un unico livello espositivo, con gli espositori dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) ricollocati in quelli inferiori per una coerenza di percorsi estetici, narrativi e di target di riferimento, per rendere la visita sempre più efficiente ed efficace e per ampliare le opportunità di incontro e relazione dei singoli marchi; un nuovo layout di Euroluce, che si fa tracciato urbano ad anello per non costringere il visitatore a innumerevoli scelte di percorso ma permettere, in poche centinaia di metri, di incontrare tutti gli espositori senza la frustrazione di perdersi qualcosa; una componente culturale diffusa negli spazi della biennale della luce, che si articola in contenuti pluridisciplinari, curati da un team di professionisti di generazioni, ambiti e provenienze differenti, che spaziano dall’architettura alla fotografia all’arte, con mostre, talk, installazioni.

“Il Salone del Mobile di quest’anno presenta circa duemila espositori, praticamente l’intero settore dei produttori di arredi, mobili per ufficio e complementi, – spiega Maria Porro. – Il cuore pulsante sono gli espositori italiani, ma abbiamo la presenza di una percentuale importante di espositori esteri, circa il 34 per cento.

L’affluenza è in crescita rispetto al 2022, complice il ritorno dei visitatori cinesi e del sud est asiatico, ma riscontriamo anche una forte presenza dalla Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti, Canada. Un salone globale”.

Cosa rappresenta il Salone del mobile per l’economia italiana nel mondo?

Il salone del mobile è un incredibile motore economico, una bandiera del made in Italy nel mondo che genera un indotto importante per la città e per la regione attraendo visitatori di altissima qualità. Il settore arredo ha un’importante presenza manifatturiera in Italia e vede nel salone la vetrina internazionale più importante,  in grado di far scoprire nuove strade quando altre vengono meno. Penso ad esempio, al posto della Russia, a nuove strade aperte verso l’Arabia Saudita, l’India, la Cina.

Quali parole d’ordine per questo Salone del Mobile 2023?

Le parole d’ordine possono essere innovazione, qualità e progetto, anche considerato che Il Salone celebra il ritorno di Euroluce in una veste completamente rinnovata e con la riscrittura del format fieristico.

Quali trend si evidenziano per l’abitare in questa edizione del Salone del Mobile di Milano?

La bellezza del Salone del Mobile è proprio quella di presentare le novità del settore, spesso sotto forma di prototipi che sono vere e proprie previsioni sul futuro. In questa edizione è forte la presenza del mobile per esterno, ma altri concetti centrali sono la sostenibilità dei materiali e dei progetti, la qualità e la ricerca continua.

Qual è il peso della sostenibilità nell’arredamento?

Ho cominciato la mia presidenza con la sfida del Supersalone inaugurato dal Presidente della Repubblica Mattarella  nel giugno 2022, prima edizione dopo la pandemia. In quel momento Salone del Mobile ha voluto mandare un messaggio forte allestendo tutti gli stand con materiale sostenibile. Quest’anno si prosegue questo percorso con la certificazione Iso 20121 secondo linee guida condivise con espositori e allestitori. È un impegno molto serio, un cambiamento e un percorso che richiede uno sforzo collettivo un passo alla volta, anno dopo anno, che mostra come questa tematica stia a cuore al nostro Salone.

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