Ebbene, di questi tempi di forte crisi economica, già solo al pensiero di avere una seconda casa, ci solleva il morale. Ma passiamo a quanto stabilito dalla legge: il debitore risponde dei propri debiti con tutti i propri beni, presenti e futuri. Questo significa che se la legge stessa non prevede eccezioni particolari, allora si può procedere con il pignoramento. Dopo il pignoramento, la casa con gli immobili, verranno messi all’asta in modo che il creditore possa guadagnare successivamente dopo la loro vendita.
Bisogna ricordare che per quanto riguarda l’Agenzia delle Entrate – Riscossione:
è possibile pignorare gli immobili di proprietà del debitore, diversi da quello ad uso abitativo, in cui il debitore ha la residenza, se il debito supera i 120.000 euro e dopo aver aspettato sei mesi dall’iscrizione dell’ipoteca sull’immobile.
non è possibile pignorare alcun immobile del debitore se il debito non supera i 120.000 euro
In poche parole, se si ha una seconda casa oltre a quella in cui abiti ed in cui si ha la residenza, questa potrà essere pignorata nel caso che:
il tuo debito con il Fisco superi i 120.000 euro;
non avrai ancora estinto il tuo debito dopo che sono passati sei mesi da quando sulla seconda casa è stata iscritta ipoteca.
