A cura di Ionela Polinciuc
Secondo l’istat, con i redditi netti da lavoro dipendente in calo del 5%, il valore medio del costo del lavoro, al lordo delle imposte e dei contributi sociali, è pari a 31.797 euro, il 4,3% in meno dell’anno precedente. La retribuzione netta a disposizione del lavoratore – si legge nel rapporto – è pari a 17.335 euro e costituisce poco più della metà del totale del costo del lavoro (54,5%)
Al riguardo, riportiamo integralmente il comunicato stampa DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 20-12-22
Istat, salario netto lavoratori cala del 10% tra 2007 e 2020
Unc: problema irrisolto del Paese
Secondo l’Istat, confrontando le variazioni a prezzi costanti nelle componenti del costo del lavoro tra il 2007 (anno che precede la crisi economica) e il 2020 risulta che la retribuzione netta a disposizione dei lavoratori si è ridotta del 10%.
“E’ il problema irrisolto del Paese. E’ quanto andiamo denunciando dal 2002 e poi ripetuto dal 2007. Fino a che gli stipendi e le pensioni restano al palo, mentre il costo della vita sale, le tariffe e le bollette aumentano, l’Italia non crescerà. I consumi rappresentano il 60% del Pil. O ridiamo capacità di spesa agli italiani o non si va da nessuna parte” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.