20 Aprile 2024, sabato
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Napoli: nuovo punto di accoglienza alle persone senza dimora

A cura di Luigi Rubino

Nasce a Napoli un nuovo punto di accoglienza, assistenza e supporto alle persone senza dimora

Spesso li troviamo sotto i porticati, muniti di coperte o qualche materasso in situazioni igieniche precarie per proteggersi dalle intemperie in inverno. In estate poi rischiano la disidratazione. Tra loro c’è di solito chi ha perso il lavoro o la famiglia o chi fragile ha perso dignità ed equilibrio e decide di abbandonarsi o vivere in strada di fronte ad una società che spesso non perdona e che per loro non vale più nulla. Sono i tanti poveri, o meglio i senza dimora che vivono nella precarietà più assoluta. 

Per far fronte ai numeri in costante crescita, soprattutto dopo lo scoppio  della pandemia da Covid 19, l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli sta lavorando per ampliare l’offerta di accoglienza e assistenza in città. 

Presso il Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) del Comune di Napoli in via Santa Maria Vertecoeli, nasce così un nuovo presidio di accoglienza. Le persone senza dimora potranno accedere a un’area docce, ad uno spazio lavanderia con lavatrice e asciugatrice, a un guardaroba sociale e agli uffici dedicati ai servizi di mediazione culturale ed orientamento sociale gestito dalla Cooperativa sociale Medihospes, rappresentata da Abdulkadir Monaco Abdullai Omar. La durata del servizio è prevista per 14 mesi con sportelli d’ascolto due giorni a settimana, il martedì e il giovedì dalle 14,00 alle 19,00. 

Il nuovo servizio è stato presentato alla stampa a Palazzo S. Giacomo, sede istituzionale del Comune di Napoli, alla presenza dell’Assessore alle Politiche sociali, Luca Trapanese, la direttrice dell’Area Welfare, Mariarosaria Cesarino e la Cooperativa Sociale Medihospes.

Il servizio – ha spiegato Simona Talamo, coordinatrice SAI Napoli per la Medihospes – si articolerà su tre livelli. I primi due mirano a garantire la risposta ai bisogni della cura personale e dell’igiene delle persone che non hanno casa e sono escluse dalla socità, mentre il terzo livello, ha l’obiettivo di informare, orientare e indirizzare le persone in stato di necessità sui servizi territoriali.” 

“Il welfare del Comune – ha dichiarato l’assessore comunale alle Politiche sociali Luca Trapanese – è sempre più basato sulle esigenze dell’individuo che vuole fare fronte alle emergenze storiche, climatiche, dei dati, spaventosamente in aumento per quanto riguarda la povertà e l’esclusione sociale. Non più grandi accoglienze quindi, ma strutture con più punti di ritrovo ed ascolto, accompagnamento morale e materiale, giuridico, amministrativo alle persone senza casa e in condizioni di estemafragilità per assisterle e, dove possibile, reinserirle.

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