A cura di Luisa Russo
Ad incidere sulle prime spese in vista del prossimo Natale, nelle tasche degli italiani oltre ai beni di prima
necessità, e alle bollette: per chi ancora non lo avesse fatto perché tradizione vuole, che venga allestito l’8
dicembre; quest’anno troviamo l’albero, tutto il suo addobbo e contorno. A tal proposito le Associazioni
dei Consumatori hanno fatto scattare la denuncia “ Gli aumenti dei prezzi sono legati alle speculazioni, e
non ai rincari energetici o alla guerra in Ucraina”. Si è notato, che per gli alberi sintetici c’è stato un
rincaro del 40%, per le luci del 25% e per gli addobbi del 20. Ma come abbiamo bene detto oltre
all’addobbo, abbiamo anche il contorno. Infatti hanno subito aumenti in concomitanza anche i classici
dolci natalizi quali sono panettoni e pandori. Si pensi che per quelli industriali siamo su un aumento del
37%, fino ad arrivare al picco del 59% per il marchio più noto, comprato e consumato. Il mercato dei
dolci natalizi: vale circa 700 milioni annui per un quantitativo di circa 100 mila tonnellate. Il loro rincaro,
costerebbe circa 260 milioni di euro complessivi. Rienzi ricorda a tal proposito riferendosi agli addobbi
che: “ Nei grandi esercizi commerciali, tali prodotti vengono acquistati in grandi quantità quindi essendo
già datati non dovrebbero subire rincari, motivo? Perché acquistati precedentemente all’anno in
questione”. Conclude poi con una richiesta: “ Si chiede alla Guardia di Finanza maggiori controlli,
indagini a tappeto su tutto il territorio, e che vengano fatte scattare le dovute sanzioni a chi applica questi
abnormi rincari”. Vero è il detto “a Natale puoi” ma non di certo bisogna approfittarsene.
