A cura di Ionela Polinciuc
La musica ha un effetto potente su di noi. A chi non è successo mai di camminare per strada, assorto nei propri pensieri di tutti i giorni, e di udire una canzone. Un paio di accordi sono sufficienti per iniziare un viaggio nel tempo e per riportare alla mente quel ricordo che già si credeva dimenticato. Una semplice melodia è stata capace di risvegliare le emozioni, di strappare un sorriso e di fermare per un attimo i pensieri quotidiani. Al riguardo, abbiamo intervistato Giovanni Santese.
Il brano “questo amore “nasconde una storia d’amore mai svelata?
No, la storia d’amore che racconta è chiara e manifesta, perché non è altro che la mia storia, di cui canto la bellezza nella sua normalità, tra vicende quotidiane e plausibili difficoltà. Ma alla fine è un amore talmente denso da superare in ampiezza quello delle grandi storie d’amore della letteratura o del cinema.
Ci puoi anticipare il tuo prossimo album?
Come fare? Non vorrei svelare niente perché pur non essendo un concept, è intessuto intorno a un concetto che verrà svelato solo dal titolo e dal prossimo singolo in uscita. Posso dire che è un disco che nella varietà delle canzoni che lo compongono trova il suo filo conduttore in un’esaltazione del concetto di maturità, diciamo così.
Progetti importanti che vuoi realizzare nell’immediato?
Non c’è un progetto preciso ma solo la voglia di sfornare dischi e tour, seguendo un flusso creativo costante. Più che l’idea di un progetto c’è l’auspicio di un futuro artistico che proceda secondo una strada che abbia senso per me, costruita insieme al mio pubblico, e nella maggiore sincerità possibile.
