25 Aprile 2024, giovedì
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Bambini sempre più dipendenti da smartphone e tablet

A cura: DI MAMBRO DOLORES

DOCENTE/PEDAGOGISTA

Viviamo perennemente connessi al mondo virtuale, non è un caso se i nostri figli imitano e seguono l’esempio genitoriale. Adulti super connessi, costantemente con cellulari in mano, mentreguidano, nelle ore libere, chat aperte durante pranzi, cene, impegnati nella quotidianità social con un uso improprio della tecnologia, così che resta difficile impartire regole ed essere modelli credibili per i propri figli.

Attualmente trovare una casa senza uno o più smartphone, tablet o pc è un’impresa rara, tali tecnologie ormai sono diventate parte integrante della vita di tutti, per questo i bambini ne hanno familiarità.

Definiti” i nativi digitali”, bambini nati nell’era dei multischermi e considerano la tecnologia come elemento naturale e immersi in tale universo accade spesso che sono i più piccoli ad aiutare gli adulti a muoversi tra App e nuovi strumenti informatici.

Vivendo in un contesto estremamente tecnologico è inevitabile privare i bambini della tecnologia stessa, ma è importanteinsegnare e spiegare sin da piccoli l’uso responsabile di questistrumenti. Se da un lato la tecnologia per alcuni genitori appare come una “tata” a portata di mano, una soluzione utile per concedere tempo ai genitori, dall’altro c’è un dilatarsi sempre maggiore di ore trascorse da parte dei bambini incantati di fronte ai monitor. Una vera e propria dipendenza accertata e dimostrata da svariate fonti, che dimostrano come si stiano alterando in maniera significativa i comportamenti dei bambini e della vita relazionale compreso quella familiare.

Un altro aspetto da non sottovalutare, connesso all’uso della tecnologia, riguarda la sicurezza, poiché durante la navigazione in internet da parte dei più piccoli è molto semplice incappare in contenuti non adatti a loro. L’uso sempre più precoce e prolungato della tecnologia da parte dei minori richiede necessariamente una riflessione da parte di noi adulti al fine di mettere sin da subito in azione è stabilire una serie di regole non punitive ne repressive di questi strumenti, ma concordare insieme momenti di graduale riduzione dalla loro esposizione, senza demonizzarne l’uso. 

Occorre trovare il giusto equilibrio per un uso corretto e responsabile, così che il ruolo genitoriale deve concretizzarsi nell’educazione alle nuove tecnologie, anche attraverso lo sviluppo di un senso critico e riflessivo, per non generare una povertà educativa. Dato che i bambini non sono ancora nell’età della consapevolezza devono essere seguiti e accompagnati alla loro conoscenza dai genitori, affinché determinati strumenti diventino una efficacia e valida fonte di informazioni, scambio culturale e non di pericolo. 

Tablet,pc e smartphone spesso, rimuovono momenti di confronto, di dialogo importanti e insostituibili con i propri figli, alimentandoproblemi nella crescita psicologica e affettiva dei piccoli, rinchiudendoli in uno spazio virtuale che non rappresenta la vera vita, ma solamente una simulazione di essa, interferendo anche sulle capacità di socializzazione, empatia e risoluzione dei problemi.

Smuoviamo i nostri figli il più possibile dal display prediligiamo esperienze concrete, sensoriali, motorie aiutandoli a cercare alternative più sane ai giochi elettronici, proponendo loro diversiviche si fondano sulla creatività, manualità, l’esplorazione, all’interazione con coetanei e adulti, educandoli alla presenza.L’impegno genitoriale è trovare più tempo per dialogare con i propri figli e non interagire solo gli strumenti digitali, mautilizzarli solo per poco tempo durante la giornata.

Non dimentichiamo che una corretta educazione digitale avviene attraverso l’esempio genitoriale, spetta loro elargire il buon esempio, è raccomandabile niente tablet e smartphone, neancheper loro soprattutto in quei momenti fondamentali e utili per potersi ritrovare in famiglia, per conversare e condividere lo stare insieme, rammentando che “mentre le parole avanzano, l’esempiotrascina.”

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