A cura di Ionela Polinciuc
Vittorio Sgarbi è stato nominato Sottosegretario alla cultura. Certo, parliamo di un personaggio un po’ particolare, sopra le righe, che sicuramente potrebbe non piacere a tanti, ma senza ombra di dubbio Vittorio Sgarbi, sulla Storia dell’Arte ha raggiunto un ottimo livello di conoscenza.
Abbiamo visto Sgarbi creare dialogo e dibattito. La sua forte aggressività, fa pensare che potrebbe non accettare la varietà e la diversità di interpretazioni e opinioni, che arricchiscono noi e il nostro mondo?
L’apertura al dialogo e alle interpretazioni sono sempre state le qualità dei grandi studiosi della Storia dell’Arte, giusto?
Per la politica, poi, è necessaria una forte empatia sociale, oltre a un impegno costante verso gli altri per migliorare l’esistente. Iniziamo a vedere se Sgarbi abbia dimostrato di avere queste qualità?
Come critico, il nuovo sottosegretario alla cultura, dimostra una grande competenza e una grande capacità di spiegare cose anche complesse in modo molto semplice, che le capisce anche chi manca di competenza o addirittura è privo di cultura. Purtroppo, viviamo in un mondo dominato da “educazione”, falsa modestia, umiltà imposta e soprattutto perbenismo. Vittorio Sgarbi ne è all’opposto.
Personalmente, reputo che Sgarbi sia una persona di cultura e di grande intelligenza però, oggi troppo spesso, viene travolto dalla propria incontenibile ira.
Adesso, sottosegretario alla cultura e anche se a volte diviene sgradevole, lo ritengo infinitamente migliore di altre comparse di personaggi privi di cultura e dignità, che spesso hanno avuto record di ascolti nelle più importanti televisioni italiani.