28 Marzo 2024, giovedì
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Bollette: Unc, stangata gas da 1507 euro

COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 3-11-22

Arera: -12,9% il gas

Bollette: Unc, stangata gas da 1507 euro

Gas +11,1% su ottobre 2021, +60,5% su ottobre 2020

Luce + gas batosta da 3289 euro

Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° ottobre la bolletta del gas scenderà del 12,9% nel mercato tutelato.

“Un miraggio! Il ribasso, raggiunto grazie alla scommessa riuscita di Arera di cambiare il metodo di aggiornamento, sarebbe una bella notizia se non fosse solo un effetto ottico. Continuano a pesare come un macigno, infatti, i rincari record dei trimestri precedenti e le bollette restano da infarto” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, se per una famiglia tipo in tutela il -12,9% significa spendere su base annua 224 euro in meno, la spesa totale nei dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° ottobre 2022 al 30 settembre 2023 nell’ipotesi di prezzi costanti) arriva in realtà alla cifra astronomica di 1507 euro, che sommati ai 1782 della luce già scattati un mese fa, determinano una stangata complessiva pari a 3289 euro. 

I prezzi del gas, infatti, nonostante il calo di oggi, aumentano dell’11,1% rispetto a ottobre 2021 e del 60,5% rispetto a ottobre 2020.

“Il Governo nel prossimo Consiglio dei ministri deve intervenire sulle bollette di questo trimestre per ridurre questi prezzi stellari insostenibili per troppe famiglie, ad esempio eliminando tutti gli incassi che lo Stato ha incredibilmente ancora sull’energia, azzerando accise, addizioni regionali e Iva, oggi al 5% sul gas e al 10% sulla luce. Inoltre va subito rinviata almeno fino al 10 gennaio 2024 la fine del mercato tutelato per tutti, oggi invece prevista tra appena 2 mesi per il gas e la luce dei condomìni e delle microimprese, e per il 10 gennaio 2024 per la luce dei clienti domestici, definizione che, come denunciato ieri, esclude incredibilmente la luce delle parti comuni di chi abita in un condominio, discriminandole rispetto a chi vive in una villa” conclude Vignola.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

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