Quando avviene il mancato pagamento della retribuzione entro le scadenze imposte dal contratto collettivo o dagli usi aziendali, il lavoratore può innanzitutto chiedere spiegazioni, in via informale, al datore di lavoro ovvero, in alternativa, al proprio responsabile o all’ufficio del personale.
Bisogna sapere anche che il pagamento del TFR e delle altre somme maturate negli ultimi tre mesi del rapporto di lavoro sono garantiti dal Fondo di garanzia istituito presso l’INPS.
Se lo stipendio viene pagato in ritardo, il dipendente può decidere di inviare al datore di lavoro con raccomandata A/R o PEC un sollecito di pagamento bonario o anche una lettera di diffida a firma dell’avvocato con preavviso di azioni legali.